Storia

Published on Agosto 19th, 2015 | by Massimo Campi

0

Alfa 75, l’ultima trazione posteriore

Trent’anni fa l’ultima Alfa Romeo col Transaxle.

Marchionne ha annunciato il rilancio dell’Alfa Romeo con la nuova Giulia, una vera Alfa con la trazione posteriore per inserirsi nella competizione ad alto livello con i marchi di prestigio tedeschi. Ma proprio 30 anni fa veniva presentata l’ultima grande vettura a trazione posteriore prodotta nelle catene di montaggio di Arese, l’Alfa 75.

Qual numero indica un importante compleanno: nel 1985 l’Alfa Romeo compie 75 anni, una ricorrenza importante che va celebrata nel migliore dei modi in un momento storico di grande incertezza del marchio milanese, con le trattative che porteranno il passaggio dall’IRI alla Fiat e poche risorse a disposizione. Si rispolvera quello che c’è già in casa, la meccanica della Giulietta del 1977, a sua volta derivata dall’Alfetta del 1972, una soluzione ancora valida. Ermanno Cressoni è il capo del designer, ha risorse piuttosto limitate e rispolvera anche la linea della sua progenitrice camuffando la fiancata con un profilo nero che la attraversa all’altezza della cintura.

La base meccanica è ancora molto valida. All’avantreno ci sono dei quadrilateri con ammortizzatori corti e barre di torsione, mentre le ruote posteriori sono unite dal ponte semi-rigido De Dion, al centro del quale è posizionato il blocco frizione-cambio-differenziale secondo lo schema Transaxle per avere un buon bilanciamento delle masse. Ci sono inoltre i freni posteriori posizionati al centro, ai lati del differenziale per avere una riduzione delle masse sospese con grandi vantaggi per il controllo dei movimenti della ruota, tutte soluzioni che danno ancora un grande piacere alla guida.

La motorizzazione è al top, alla base della gamma c’è l’1.6 litri che convince la bellezza di oltre 70.000 automobilisti. Al top c’è invece il V6, dell’ing. Busso ovviamente: il 2.5 della Quadrifoglio che dichiara 156 CV, poi portato a 3 litri di cilindrata e a 189 CV di potenza. Il più moderno 1.8 turbo ne eroga ben 155, ma fa da base per la 75 Turbo Evoluzione che vince alcune corse nel campionato Superturismo. Il motore migliore si chiama Twin Spark ed è il colpo di genio degli ingegneri di Arese, che per aumentare le prestazioni e ridurre contemporaneamente i consumi piazzano due candele in testa a ogni cilindro. Inizialmente doveva essere prodotta in una serie speciale, poi la motorizzazione, visti i risultati ottenuti, venne adottata di serie.

La 75 sarà l’ultima vera Alfa prodotta nelle catene di montaggio di Arese. In seguito arriveranno i manager della Fiat, la riduzione dei costi (molto alti per produrre una vettura come la 75), l’omologazione con gli altri modelli del gruppo torinese a trazione anteriore e la fine della produzione nello stabilimento alle porte di Milano.

Print Friendly, PDF & Email

Tags:


About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



Back to Top ↑