Published on Giugno 25th, 2015 | by Bruno Brida
0Martin Whitmarsh: “La Formula 1 sta per esplodere”
Secondo fonti finanziarie, la RSE Ventures, società statunitense proprietaria del Miami Dolphins, squadra che milita nella National Football League (NFL), si sta accordando con investitori del Qatar per prendere il controllo della Formula 1.
Il piano prevede l’acquisto del 35,5% delle azioni in mano al fondo di private equity CVC Capital Partners, per un valore di circa 8 miliardi di dollari. L’operazione dovrebbe concludersi entro sei settimane.
E Bernie Ecclestone? Non temete, … il vecchio Bernie rimarrebbe ben saldo in sella, perché i nostri padroni lo confermerebbero nel suo ruolo di gestore del business della Formula 1.
Formula 1 che secondo Martin Whitmarsh, l’ex team principal della McLaren ora coinvolto nel team britannico che parteciperà alla prossima Coppa America, è ormai sul punto di esplodere e di bruciare, prima di riuscire a recuperare credibilità e pubblico.
“Volutamente ho cercato di stare il più lontano possibile da quel mondo – ha precisato il 57enne inglese estromesso il gennaio scorso da Ron Dennis dal ruolo di capo del McLaren Group – per cui non voglio entrare più di tanto in merito alla questione, ma un fatto è certo: l’attuale Formula 1 farà una brutta fine e la cosa mi rattrista moltissimo perché ha rappresentato 25 anni della mia vita”.
Per Whitmarsh uno dei problemi della Formula 1 è proprio Bernie Ecclestone. Mister E “non ha capito che i tempi non sono più quelli quando avevamo i produttori di sigarette che spendevano e spandevano. Oggi bisogna prendere atto che c’è una minore disponibilità di denaro e che occorrerebbe pianificare attentamente il rilancio”.
Per cercare soldi Ecclestone porta i Gran Premi nei posti più strani, come l’Azerbaijan che ospiterà la sua prima gara di Formula 1 nel luglio 2016.
La pista del GP Azerbaijan è stata presentata in questi giorni. Ha una lunghezza di 6700 m e si snoda per le strade della città vecchia di Baku, con vista sul Mar Caspio. Sarà percorsa 51 volte e dovrebbe consentire una velocità di punta di 340 chilometri orari.
Il governo locale investe molto negli eventi sportivi internazionali per far conoscere il Paese: ad esempio, l’anno prossimo ospiterà la 42esima edizione delle Olimpiadi di scacchi e nel 2020 sarà sede degli Europei di calcio. In programma anche numerosi concerti di artisti famosi.
“Il nostro Paese è giovane: il 66% della popolazione ha meno di 55 anni. I giovani guardano al futuro e noi siamo con loro e per loro investiamo”, ha dichiarato Azad Rahimon, ministro per lo sport e per le attività giovanili dell’Azerbaijan alla presentazione del GP di Formula 1.
Per un Gran Premio che nasce uno storico che soffre. Ed è sempre lui, quello d’Italia, in crisi di … liquidità. L’ultima sortita è un’alternanza tra Monza ed Imola, proposta da quest’ultima.
Una soluzione che non soddisfa Angelo Sticchi Damiani, presidente Aci: “Per noi la sede del GP Italia è una sola: Monza. Le alternanze non mi hai mai entusiasmato”.
È della stessa opinione anche l’autorevole sito GrandPrix247 che ha così commentato la dichiarazione di Sticchi Damiani: “Formula 1 e Monza sono sinonimi e ogni progetto di esclusione dell’Italia dal calendario è puro sacrilegio. Che i padroni della Formula 1 stiamo pensando di escludere Monza (come hanno fatto con Nürburgring / Hockenheim) è un’ulteriore dimostrazione di come hanno ormai perso il contatto con la realtà. … A chi toccherà poi? A Silverstone? A Spa? Immaginate l’Open di Francia, quello del Roland Garros di Parigi, sostituito dall’Open dell’Azerbaijan organizzato nella Baku Tennis Arena di Baku”. Che tristezza!