Published on Giugno 9th, 2015 | by redazione
0Le Mans 2015: per Porsche buona la seconda?
Dopo il suo ritorno nel 2014, Porsche affronta la seconda partenza nella LMP1, la massima categoria della famosa 24 Ore di Le Mans.
Il 13 e 14 giugno, infatti, si svolgerà l’ottantatreesima edizione di quella che è considerata la gara di durata più impegnativa del mondo. Le sessioni di qualificazione si svolgeranno mercoledì e giovedì fino alla mezzanotte sul circuito lungo 13,629 chilometri, costituito in gran parte da normali strade pubbliche.
Le tre Porsche 919 Hybrid sono le più innovative delle 56 vetture e sono dotate di tecnologie all’avanguardia che saranno disponibili nei modelli di serie Porsche.
La rivoluzionaria attenzione sull’efficienza del regolamento tecnico per i prototipi Le Mans di classe (LMP1) ha convinto Porsche, nel 2014, a tornare al massimo livello del Motorsport.
La combinazione di un motore turbo V4 da due litri a benzina con due sistemi di recupero dell’energia (energia frenante ed energia di scarico) produce un sistema di alimentazione di circa 1.000 CV. Poiché sul circuito francese ad alta velocità è fondamentale raggiungere una velocità massima di oltre 330 chilometri all’ora, la 919 è dotata di un pacchetto aerodinamico speciale per Le Mans. Con il pacchetto installato, i prototipi risentono di una minore resistenza aerodinamica e di una deportanza ridotta durante l’evento culminante del FIA World Endurance Championship rispetto alle altre sette gare di sei ore.
I piloti delle tre Porsche 919 Hybrid dalle differenti colorazioni hanno partecipato complessivamente alla gara di Le Mans per 43 volte. Alla guida del prototipo in colore rosso N. 17 ci saranno Timo Bernhard (Germania), Brendon Hartley (Nuova Zelanda) e Mark Webber (Australia). Le vettura nera N. 18 vedrà alternarsi alla guida Romain Dumas (Francia), Neel Jani (Svizzera) e Marc Lieb (Germania). La terza Porsche, in colore bianco, sarà guidata da Earl Bamber (Nuova Zelanda), da Nico Hülkenberg (Germania) e da Nick Tandy (Gran Bretagna).
Alexander Hitzinger, direttore Tecnico LMP1: “La Porsche 919 Hybrid è il prototipo più innovativo in tutto il settore. Siamo gli unici in grado di generare otto megajoule di energia elettrica per giro, grazie ai nostri due sistemi di recupero di energia. Lo sviluppo della 919 a Weissach ha prodotto un enorme know-how in un breve tempo, che è importante per le vetture sportive del futuro per l’uso su strada, soprattutto per quanto riguarda il sistema di alimentazione. Il pacchetto aerodinamico Le Mans ha funzionato bene nel pre-test. Su questo circuito veloce, una bassa resistenza aerodinamica è fondamentale per un buon tempo sul giro. A Le Mans serve una vettura estremamente veloce e, allo stesso tempo, robusta. Ogni singolo componente della 919 deve possedere entrambe queste qualità. Questo è l’approccio che rende i nostri bolidi dei laboratori di ricerca in movimento”.
Andreas Seidl, direttore del Team: “Dopo il pre-test positivo ci siamo trattenuti a Le Mans qualche giorno in più per testare in corsa in alcuni componenti sul piccolo circuito Bugatti. Questo permette di alleggerire un po’ il carico di lavoro per la settimana prima della gara. La sfida operativa legata a questa gara è veramente enorme. Test in anticipo, costruzione di tre Porsche 919 Hybrid completamente nuove, partecipare al pre-test in pista e poi affrontare la lunga settimana di gara. È importante gestire attentamente le risorse umane per risparmiare energia sufficiente per la corsa. In questo contesto, è estremamente importante superare prove e qualificazioni senza particolari problemi”.