Published on Novembre 4th, 2014 | by Bruno Brida
0Anche in F1 le formiche nel loro piccolo si incazzano
Secondo la nota accoppiata di scrittori Gino&Michele, “anche le formiche nel loro piccolo si incazzano”. Quando succede, poi, possono causare danni impensabili.
Ed è proprio quello che sta succedendo nel Mondiale Piloti. Ad Austin, Lotus, Force India e Sauber – le “formiche” della Formula 1, dopo l’uscita di scena della Caterham e della Marussia (che, però, potrebbe tornare in pista per l’appuntamento di Abu Dhabi) – hanno minacciato il boicottaggio della gara per vedere riconosciuta un aumento della loro (modesta) quota nella spartizione dei soldi derivanti dai diritti televisivi, tenendo conto che ai “giganti” Mercedes, Ferrari, McLaren e Red Bull va attualmente la quasi totalità del “montepremi”.
Il boicottaggio è poi rientrato ma la CVC, la società che detiene i citati diritti televisivi, ha preso in seria considerazione la minaccia tant’è che il suo presidente Donald McKenzie ha telefonato a Gerard Lopez (nella foto), team principal della Lotus e promotore della sommossa, per cercare una difficile mediazione.
Lopez è irremovibile: “So che Ecclestone e la CVC stanno esaminando la situazione e proprio per questo devono capire che il Mondiale si disputa anche grazie alla presenza dei piccoli team in griglia. Per questo è indispensabile aumentare il budget messo a loro disposizione. Tutto qui”.
Il primo a rendersi conto dei danni che possono causare le “formiche” in……te al delicato tessuto della Formula è stato Toto Wolff che ha dichiarato che la Mercedes è disposta a rinunciare ad una piccola percentuale di quanto di sua spettanza, purché facciano altrettanto Red Bull e Ferrari.
Red Bull e Ferrari che, però, non intendono rimmunciare alla loro grossa fetta. Per Marco Mattiacci, “la Ferrari è impegnata a rendere più grande la torta a disposizione di tutti, non a modificare il modo in cui viene tagliata”, mentre Chris Horner (Red Bull) si limita a dire che “le squadre sono in Formula 1 per gareggiare, non per sponsorizzarsi a vicenda”.
Gerard Lopez, comunque, ritiene che una soluzione possa essere trovata prima del Gran Premio del Brasile in programma questo fine settimana perché “richiede solo un po’ di buona volontà da parte di tutti. L’importo da noi richiesto non è così grosso”. In caso contrario Lotus, Force India e Sauber sono pronte, dopo le minacce ad Austin, ad attuare il loro boicottaggio sia in Brasile sia ad Abu Dhabi.
Insomma, la Formula 1 sta vivendo uno dei suoi momenti più difficili. Come andrà a finire? Lo sapremo solo vivendo!