La fine delle storiche
Legge stabilità, governo Renzi, una manovra da 36 miliardi con un annuncio del taglio di 18 miliardi di tasse ai cittadini…. ma con qualche aumento di spesa.
Per recuperare questi 18 miliardi si devono tagliare 4 miliardi alle Regioni e tra i tanti tagli previsti dalla nuova Legge di Stabilità c’è quello che cancella l’esonero dal pagamento del bollo per i veicoli storici, che si tratti di auto e moto, a meno che non abbiano più di 30 anni di età.
Nel dettaglio tecnico il nuovo disegno di legge abroga i commi 2 e 3 della legge 342/2000 che estendevano l’esenzione in vigore per i veicoli e i motoveicoli con almeno 30 anni di eta’ ad autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico (determinato dall’Asi e, per i motoveicoli, anche dalla Fmi) riducendone il termine a 20 anni.
In pratica dovranno pagare il bollo intero e non ridotto tutti i veicoli che non hanno ancora raggiunto i 30 anni di età e tutto questo cancellerà di botto molto del patrimonio storico conservato o restaurato e molte manifestazioni e raduni dedicati al collezionismo delle storiche.
Molti mezzi, soprattutto moto, ma anche molte auto, sono resiste negli anni recenti proprio in virtù di questa norma che ne consentiva un uso con costi limitati. Invece abrogando questa norma molti mezzi verranno nuovamente considerati solo ferraglia e rottami molto costosi da mantenere per bollo ed assicurazione e quindi destinati ad una rottamazione.
Uno recente studio dell’Asi ha già denunciato la situazione che si verrebbe a creare, con il teorico maggiore introito di bolli vanificato dalla perdita degli introiti, e relative tasse, di manifestazioni, attività di restauro e di manutenzione di molti mezzi che, con la perdita di valore e l’aumento dei costi di gestione, verrebbero rottamati.
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Massimo Campi Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.
