Formula 1

Published on Settembre 15th, 2014 | by redazione

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F1: da Singapore i piloti torneranno a correre da soli. Ma lo sapranno fare?

La Fia ha vietato tutti i team radio in Formula 1, ad esclusione di quelli strettamente connessi con la sicurezza, a partire dal Gran Premio di Singapore del prossimo weekend.

Quindi saranno vietati messaggi come quello sentito al Gp d’Italia in cui Nico Rosberg (Mercedes) chiedeva al suo ingegnere Tony Ross di dargli nuove istruzioni di guida oppure quello di Andrea Stella (nella foto) che consigliava Fernando Alonso, considerato il miglior pilota oggi in circolazione nel Mondiale, di “scegliere una traiettoria diversa alla Curva 10 (l’uscita dell’Ascari, ndr”.

L’ intenzione della Federazione è di valorizzare maggiormente il ruolo del pilota, che tornerebbe ad essere, come un tempo, l’unico responsabile della tattica di gara.

Pur condividendo di massima l’opportunità della nuova disposizione per ridare spettacolarità in pista, le squadre la ritengono prematura, tenendo conto della complessità tecnica delle nuove monoposto. “Attualmente i piloti fanno due o tre regolazioni al giro proprio in base delle indicazioni dei tecnici che controllano la telemetria – spiega la Ferrari – e quindi a partire da Singapore dovremmo cambiare tutte le modalità di lavoro, cosa non facile a stagione in corso”.

La Red Bull ha un’altra preoccupazione: “La norma Fia non è completamente chiara. Ad esempio, sono vietati scambi d’informazione pilota-muretto sullo stato dei freni e sull’usura degli pneumatici. Ma questi sono dati essenziali per la sicurezza, che potrebbero evitare incidenti”.

Motoremotion aggiunge un nuovo motivo di riflessione: gli attuali piloti di Formula 1 (ma non sono i soli), da sempre abituati ad essere “pilotati” metro per metro da stuoli di ingegneri ai box, sapranno davvero gestirsi da soli in pista?


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