Caso Ferrari: Luca Montezemolo lascia a Sergio Marchionne
In disaccordo con la CSAI, nel 1964 Enzo Ferrari fece correre le sue monoposto nel GP del Messico con la livrea delle auto da corsa americane. Una premonizione?
In serata è successo quello che era naturale attendersi. Un comunicato di Fca ufficializza che il 13 ottobre Luca Montezemolo lascerà “su sua richiesta” (solita formula di cortesia, spesso ipocrita) la presidenza della Ferrari. Al suo posto s’ insedierà Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler.
Iniziano così ufficiosamente le manovre per il collocamento del titolo Fca sulla Borsa di New York prevista proprio per il 13 ottobre, Columbus Day, di cui la Ferrari, con la sua fama mondiale ed il suo bilancio industriale nettamente in attivo, sarà il garante presso gli scettici investitori americani.
Ora cosa succederà ora al Cavallino? Difficile dirlo. Una cosa è certa (vedi Alfa Romeo e Maserati): al di là delle dichiarazioni di questi ultimi giorni, a Sergio Marchionne è sempre interessato molto poco lo sport. Dovendo rendere conto agli azionisti, gl’importa molto di più l’utile aziendale e contenere le uscite.
Forse ora si definisce meglio la figura di Marco Mattiacci. Potrebbe essere stato il “grimaldello” dell’operazione, una specie di supervisore di conti Ferrari in attesa dell’arrivo di Marchionne.
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Bruno Brida Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.
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