Formula 1

Published on Settembre 7th, 2014 | by Bruno Brida

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F1 GP Italia: la vittoria di Hamilton, la figuraccia della Ferrari

Come era nelle previsioni e negli auspici, a Monza ha vinto Lewis Hamilton, davanti a Nico Rosberg e ad un raggiante ed emozionate Felipe Massa, al suo primo podio con la Williams, per di più davanti a migliaia di spettatori che non hanno dimenticato i suoi anni in Ferrari.

L’affermazione di Hamilton è stata meritata, anche se l’inglese della Mercedes ha fatto di tutto per complicarsi la vita, sbagliando la partenza nel tentativo di bloccare il rivale Rosberg ma di fatto aprendo le porte non solo a lui ma anche ad altri, facendo scendere in quarta posizione. Solo dopo una furiosa rincorsa, facilitata da un lungo di Rosberg alla prima variante, è riuscito a passare in testa e a contenere una timida reazione dell’avversario- compagno di squadra.

A parte i tre del podio, Monza ha emesse alcune sentenze impietose. Innanzitutto, il sorpasso capolavoro di Daniel Ricciardo, “cattivo” ma pulito, su Sebastian Vettel ha evidenziato, se ce n’era bisogno, la crisi del quattro volte campione del mondo ed il fatto che in casa Red Bull c’è un nuovo numero 1. Che, tra l’altro, piace molto al pubblico.

Monza partenza

La partenza del GP d’Italia, con Rosberg in testa ed Hamilton in difficoltà.

Poi, Monza potrebbe aver rappresentato l’episodio che potrebbe portare alla fine del rapporto tra Alonso e la Ferrari, ovviamente a fine stagione. Le prestazioni della Rossa sono state a dir poco imbarazzante ed il ritiro di Fernando Alonso a metà gara, dopo giri assolutamente incolori a metà gruppo, unito ad un passivo nono posto di Kimi Raikkonen (grazie ai 5 secondi di penalizzazione comminati a Magnussen) hanno messo impietosamente a nudo l’inconsistenza dell’attuale gruppo di tecnici che lavora a Maranello, telaisti, aerodinamici o motoristi che siano.

Il saluto che Alonso ha voluto rivolgere ai tifosi dal muretto, al suo mesto rientro ai box, sapeva tanto di un addio. Addio ad una Ferrari che anche a livello presidenziale sembra in disarmo.

Proprio mentre lo spagnolo si fermava lungo la pista, le agenzie battevano una dichiarazione di Sergio Marchionne, a margine del Workshop Ambrosetti a Cernobbio (Como): «L’uscita di Luca Cordero di Montezemolo dalla Ferrari non è in agenda. Ma nessuno è indispensabile. I risultati economici di Montezemolo sono molti buoni. Nel caso della Ferrari, però, un manager deve essere valutato per i risultati industriali e per quelli sportivi. Luca ha ottenuto risultati industriali straordinari. Sul fronte dei risultati sportivi, però, sono sei anni che non vinciamo. Abbiamo i migliori piloti, due campioni del mondo. Abbiamo un box super. Non possiamo partire tra il settimo e il tredicesimo posto». Marchionne non era stato ancora informato della figuraccia della Ferrari a Monza.

 

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About the Author

Laureato in ingegneria. Giornalista da oltre 40 anni nel settore motoristico, produzione e sportivo. Consulente della comunicazione. Esperienze: redattore di Quattroruote, caporedattore di Autoruore 4x4, caporedattore centrale della Gazzetta di Crema e della Gazzetta di Monza, direttore di Paddock.



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