La crisi ucraina mette in crisi il GP di Russia
Il primo Gran Premio di Russia di F1, in programma il 12 ottobre prossimo, potrebbe saltare in conseguenza della crisi ucraina dietro cui i paesi occidentali vedono la lunga mano di Vladimir Putin (nella foto).
Ovviamente il circus non vorrebbe (sempre con la scusa che lo sport non va confuso con la politica), tant’è che Niki Lauda team di F1 Mercedes ha dichiarato pochi giorni fa che un boicottaggio di questa gara non era all’ordine del giorno del team.
Ma anche se il carrozzone della Formula è pronto ad andare in Russia, l’ultima parola sulla faccenda verrà dall’Unione europea e dagli Stai Uniti che hanno imposto sanzioni e restrizioni ai flussi finanziari destinati alla Russia.
Al riguardo, il britannico Richard Ottaway, presidente della Camera dei Comuni, è stato chiaro: “Se dovesse essere introdotta un’altra trance di sanzioni, sarebbe impossibile organizzare il Gran Premio proprio a causa delle restrizioni sulle transazioni finanziarie “.
Anche gli sponsor potrebbero essere formalmente contrari, per ragioni di opportunità, alla disputa della corsa. Anche se la maggior parte di loro, così come Mercedes, Renault e Ferrari, hanno forti interessi sul mercato russo.
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