Senna e la pasqua di Donington 1993 - Motoremotion.it


Storia

Published on Aprile 9th, 2014 | by Massimo Campi

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Senna e la pasqua di Donington 1993

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La stagione 1993 sembrava avere un esito scontato sin dai primi test pre campionato. Un solo nome in lizza per il campionato: Alain Prost, reduce da un anno sabbatico dopo la avventura con la Rossa di Maranello, al volante della stellare Williams Renault. La vettura progettata da qual genio di Adrian Newey è una spanna sopra tutta la concorrenza, ed Alain Prost si è subito adattato alla tecnologia delle sospensioni attive ed al potente 10 cilindri della Renault.

Donington Park è un bellissimo circuito, di proprietà di Tom Wheatcroft ubicato nelle Midlands Orientali, nei pressi della Foresta di Sherwood.

Alain Prost

Wheatcroft era un collezionista inglese di auto, amico di Bernie Ecclestone e tra i due nasce l’accordo per disputare, la domenica di Pasqua del 1993, il “Gran Premio d’Europa di F.1” , la terza gara della stagione.

Frank Williams ed Alain Prost sono sicuri di fare una grande gara, pochi gli avversari all’altezza, ma c’è anche Ayrton Senna, che con la sua immensa classe aveva già dato dei problemi all’accoppiata Williams, conquistando un secondo posto nella prima gara ed una vittoria spettacolare nella seconda, in Brasile con la sua McLaren-Ford. Il Brasiliano è in testa al campionato e si arriva al terzo appuntamento. Sulle tribune ci sono pochi spettatori: il tempo è pessimo, piove, fa molto freddo, ma quei pochi avrebbero assistito ad un evento che segnerà definitivamente la leggenda del brasiliano.

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Alla vigilia del Gp gli umori in casa McLaren non erano dei migliori: in qualifica le Williams hanno fatto il vuoto, dando più di un secondo a Senna, con Prost in pole e Damon Hill al suo fianco. L’astro nascente, Michael Schumacher, è terzo con la Benetton, Senna è quarto.

È l’11 aprile del 1993, la pista è allagata. Alla 14 si spengono i semafori ed inizia la gara. Tutti sembrano partire bene, Senna va ad insidiare Schumacher dopo poche decine di metri. Il brasiliano però pizzica la riga bianca al lato della pista, scoda e deve staccare il piede per evitare il testacoda. Intanto Wendlinger ha passato entrambi all’interno.

Alla staccata della prima curva Senna si getta subito all’interno di Schumacher, guadagna metri preziosi; in uscita è lui a trovare una migliore accelerazione e sfila il tedesco sfruttando un grip che solo lui poteva trovare.

Dopo un breve rettilineo Senna si trova in quarta posizione. Ci sono delle curve veloci,  le Craner Curves, e il brasiliano sembra tirare dritto: Wendlinger si tiene all’interno, mentre Senna sfreccia all’esterno, su una traiettoria impossibile e lo passa con un sorpasso da manuale. Si arriva a Old Harpin, la Mclaren numero n°8 insegue la vettura di Damon Hill. Dopo due curve è già negli scarichi della Williams, alla successiva staccata, a McLean’s, anche l’inglese deve lasciare passare il campione brasiliano all’interno.

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Intanto Prost con l’altra Williams ha preso qualche metro di vantaggio. Non tantissimo, ma nemmeno un distacco colmabile in un rettilineo. Ayrton ha meno cavalli, sfrutta la lenta chicane di Donington alla perfezione guadagnando quel poco che gli bastava per prendere la scia ed al tornantino, Melbourne Harpin, la missione è compiuta: Senna è primo!

Non è ancora finito il primo giro! A Goddards la McLaren è davanti a tutti! Ha seminato 4 avversari in poche centinaia di metri, dando lezioni di guida a tutto il circus della Formula 1. Un boato accoglie il brasiliano al suo primo passaggio, tutti gli spettatori presenti, ma anche quelli che stanno guardando la gara in televisione sono affascinati da quella dimostrazione di superiorità pura.

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Il resto della gara è un classico già visto tante volte. Senna che vola con la sua McLaren mentre gli altri arrancano fra le pozze d’acqua. Lo stesso Michael Schumacher, considerato fortissimo sotto la pioggia, è in difficoltà e si deve ritirare. Le condizioni della pista variano spesso nel corso della gara. Prost si ferma addirittura sette volte per cambiare le gomme mentre Senna cinque. Una di queste è inutile in quanto il brasiliano non vede il suo box ed è costretto a rientrare in pista senza sostituire i pneumatici. In certi momenti il brasiliano si trova con le gomme slik e la pista bagnata ma, anche in questo caso, risulta incredibilmente più veloce di tutti. Alla fine, taglia il traguardo con quasi un minuto e mezzo di vantaggio dal secondo e un giro su tutti gli altri.

Dopo Donington, Senna è ancora  al comando della classifica generale ma sa benissimo che la stagione andrà a favore della Williams a “meno che” disse “..non piova sempre..”.

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Durante la conferenza stampa, Prost iniziò ad accampare scuse lamentandosi della sua vettura, Ayrton lo zittisce subito dicendogli: “Vuoi fare cambio con la mia McLaren? Io ci sto!”. Il commento più significativo è di Stirling Moss: “Ayrton Senna, con questa gara, si è definitivamente consacrato come il più grande pilota di tutti i tempi. Dopo Fangio e Clark sarà lui, da ora, la pietra di paragone per la generazione futura di piloti.”

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A far grande un pilota, non sono solo i risultati finali, o i punti in classifica, ma spesso i singoli episodi. Ci sono piloti che sono entrati nella leggenda e nel cuore degli appassionati grazie alle loro imprese facendo provare forti emozioni al pubblico e quel fantastico giro di Donington nella pista allagata rimarrà una perla indelebile nella storia della F.1.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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