Sospeso il risveglio pilotato di Michael Schumacher
I medici dell’ospedale di Grenoble (nella foto) hanno deciso di sospendere la procedura di risveglio dal coma di Michael Schumacher, in coma da quasi due mesi dopo l’incidente sciistico a Maribel (Francia).
L’indiscrezione pubblicata dal periodico Focus è stata indirettamente confermata dall’addetta stampa dello sfortunato campione che ha dichiarato laconicamente: «Sappiamo tutti che Michael è un combattente e noi non ci arrenderemo».
La decisione dei medici sembra motivata dal fatto che i piccoli progressi riscontrati in Schumacher nelle settimane passate si sono fermati. Da qui la scelta di fermare le procedure di risveglio, da riprendere successivamente.
Si attenuano così le speranze sollevate qualche giorno fa da Felipe Massa. Il brasiliano aveva dichiarato di aver notato, nell’ultima visita al capezzale dell’ex compagno di squadra, alcuni movimenti della labbra.
Nel frattempo, l’agenzia di stampa spagnola EFE riporta che sta per iniziare presso il tribunale di Siviglia un processo per richiesta risarcimento danni, che vede il sette volte campione del mondo sul banco degli imputati.
Secondo l’accusa, durante un viaggio in Spagna avvenuto nel novembre scorso, Schumacher avrebbe provocato un incidente stradale nel corso del quale un motociclista si era rotto un polso.
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