Published on Ottobre 10th, 2013 | by redazione
010 ottobre 2004: Michael Schumacher e la Ferrari conquistano il Giappone
Il 10 ottobre 2004 Michael Schumacher vinse il Gran Premio del Giappone. Archiviata già in estate la pratica iridata, Michael aveva visto il suo compagno di squadra Rubens Barrichello vincere due gare consecutive a Monza e a Shanghai. Se in Italia il successo di Rubens era stato comunque vissuto bene, meno bene fu accettato dal campionissimo tedesco quello in Cina, soprattutto perché sul circuito cinese Michael non era stato all’altezza del suo standard, soprattutto in qualifica. Tanta quindi la voglia di rifarsi e arrivava a pennello l’appuntamento di Suzuka, un circuito dove il talento del sette volte campione del mondo brillava ancor più forte del solito.
Schumacher giunse in Giappone voglioso di dimostrare che il titolo non lo aveva appagato e ci riuscì in pieno. A causa dell’arrivo del tifone Ma-On, la pista rimase chiusa il sabato e le qualifiche si disputarono la domenica mattina. Michael fu sontuoso, rifilando quasi mezzo secondo al fratello Ralf. Poche ore dopo il dominio fu ribadito, con il ferrarista che rimase al comando per tutti i 53 giri di gara. Soltanto nel finale, Michael rallentò un po’, permettendo agli avversari di ridurre il distacco che era arrivato a sfiorare i 30”.
«E’ stata una giornata storica: pole e vittoria nello stesso giorno», dichiarò il tedesco al termine della gara. «E’ stato certamente eccitante ma devo dire che preferisco il formato normale del weekend, in quanto c’è stato uno stress molto forte per gli ingegneri e per i meccanici! Volevamo far bene qui per ringraziare la Bridgestone per il grande sforzo fatto per noi. E’ chiaro che il mio risultato negativo a Shanghai mi ha aiutato in qualifica, consentendomi di fare le prequalifiche in un momento in cui la pista stava migliorando. Sapevamo che potevamo tenere un buon ritmo in gara ma dopo il via ho avuto Ralf negli specchietti per più tempo di quanto mi aspettassi: evidentemente, non voleva mollare. Poiché ieri non si è girato, è stato difficile capire le altrui scelte in termini di strategia e, prima della partenza, ero un po’ preoccupato. Alla fine, tutto è andato per il verso giusto e ho avuto una gara senza problemi di sorta».