
Una volta c’erano campioni (senza andare troppo lontano, Michael Schumacher ai tempi d’oro) che si assoggettavano senza mugugnare a sorbirsi migliaia di chilometri di test per capire la macchina e contribuire al suo sviluppo.
Oggi c’è chi fa i capricci. Tanto per non far nomi, Fernando Alonso. Mentre i suoi diretti avversari al titolo (sempre per non fare nomi, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen) parteciperanno ad una parte dei tre giorni di test Pirelli a Silverstone, iniziati oggi, lo spagnolo ha deciso di riposarsi, perché, sono parole sue, lui non è pagato per fare il collaudatore per la Pirelli. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen evidentemente sì.
Naturalmente la Ferrari è pienamente d’accordo con la sua scelta, ma quando non lo è? Ci sono da provare nuovi tipi di pneumatici che dovrebbero essere più resistenti di quelli tanto criticati al GP di Gran Bretagna? Provarli e magari capirne i limiti per le gare future, decisive per il titolo? Nessun problema per Alonso perché, parole di Stefano Domenicali, «si fida pienamente di Felipe (che proverà una mezza giornata, ndr). E, poi, non saranno questi test ad incidere sulla lotta per il campionato, nel quale crediamo come il primo giorno».
Già, ma il problema è proprio questo. Ci crede ancora Fernando Alonso? Gli anni passano ed i suoi titoli mondiali rimangono i due conquistati con la Renault ai tempi di Flavio Briatore. Nonostante le belle parole di fiducia che periodicamente, stancamente, arrivano da Maranello.