Formula 1

Published on Luglio 8th, 2013 | by redazione

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F1 GP Germania, la Ferrari ha capito dove sbagliava

Fernando Alonso (Ferrari) al GP di Germania 2013.

Fernando Alonso (Ferrari) al GP di Germania 2013.

Al termine del GP di Germania, conclusosi con il quarto posti di Fernando Alonso a 7,7 secondi da Sebastian Vettel (Red Bull), in Ferrari si cerca di dare un senso ad una gara tutto sommato positiva per i punti racconti dallo spagnoli ma decisamente opaca, senza alcun sorpasso in pista.

«In effetti, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno – dice Stefano Domencali, responsable della squadra di Maranello – i punti che abbiamo raccolto in questa fase del campionato sono molto importanti. La variabilità delle temperature ha prodotto diversi livelli di prestazione: questa alternanza conferma ancora una volta quanto sia difficile per tutti saper interpretare nella maniera migliore il reale rendimento del pacchetto vettura-gomme su ogni pista». 

Poi, tocca l’argomento test gomme programmati dalla Fia e Pirelli tra due settimane a Silverstone: «In Ungheria avremo pneumatici diversi e sarà importante comprenderne il comportamento già dai test di Silverstone. Allo stesso tempo cercheremo di cambiare passo sul lavoro di sviluppo, un’area cui vogliamo dare un impulso significativo». Tradotto in soldoni, l’ultima frase può solo significare che la Ferrari deve darsi una svegliata sul piano dell’evoluzione tecnica, dove è carente da qualche stagione.

Sui prossimi test di Silverstone Fernando Alonso è stranamente diplomatico, dopo aver sparato a zero sull’utilità di queste prove e sul fatto che lui non aveva alcuna intenzione di fare il collaudatore per la Pirelli: «Quando siamo arrivati qui (al Nurburgring, ndr) giovedì l’importanza dei test di Silverstone sembrava irrilevante, perché ai piloti ufficiali veniva concessa solamente la possibilità di provare le gomme, ma dopo averci ascoltato la Fia ha stabilito che a tutti sarà consentito di testare gli aggiornamenti e questo attribuisce molto più senso all’iniziativa. Se la squadra me lo chiederà io sono pronto ad andare».

Poi, spiega la sua gara: «Quella in Germania è stata una gara difficile, non eravamo tra i più veloci e in alcuni momenti non siamo stati abbastanza competitivi. Nel primo stint abbiamo pagato il prezzo di avere gomme usate, perché al dodicesimo giro erano già finite: questo ci ha fatto perdere un po’ del vantaggio derivato dalla nostra scelta strategica. Anche se speravamo di salire sul podio, finire a meno di otto secondi da Vettel dopo essere partiti dall’ottava posizione è un risultato incoraggiante. La squadra sta facendo il massimo per rendere la macchina più competitiva e dopo aver affrontato alcune gare senza molte certezze sugli aggiornamenti, oggi possiamo dire di aver risolto molti dei nostri dubbi e di aver capito quali sono le aree su cui intervenire per avanzare nello sviluppo». Speriamo che sia vero!

Infine, Felipe Massa spiega così il suo testacoda: «All’inizio del quarto giro, quando mi trovavo sul rettilineo, nel momento in cui ho frenato le ruote posteriori si sono bloccate e non sono riuscito ad impedire che la macchina si girasse. Quando mi sono fermato poi è rimasta inserita la quinta marcia ed il motore si è spento. E’ molto strano rimanere bloccato in quel modo, anche se per il momento la squadra non ha riscontrato nessuna anomalia».

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