ALTRE SERIE Alcune vetture in pista a Monza durante l'ultimo appuntamento del TAI

Published on Novembre 9th, 2015 | by redazione

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TAI a Monza: attacco al cronometro

Si è conclusa ieri a Monza la serie 2015 di TAI (Time Attack Italia), approdato, in questo settimo round, per la prima volta nel “Tempio della velocità” brianzolo.

Benché si sia trattato di un evento minore, si può comunque parlare di successo: TAI, disciplina nata in Giappone, è approdato in Italia appena tre anni fa e solo da quest’anno è stato ufficializzato dalla Federazione italiana, richiamando oltre un centinaio di iscritti distribuiti nelle varie categorie.

Gli eventi del TAI consistono di giornate singole in cui, in turni successivi, i piloti scendono in pista con lo scopo di segnare, semplicemente, il miglior tempo sul giro. Questo limita la competizione “diretta” a favore della sicurezza ma non lo spettacolo per il pubblico: infatti sono comunque presenti in pista contemporaneamente un buon numero di vetture che, pur appartenendo alla stessa fascia di prestazione, possono essere molto diverse tra loro.

Lo spirito del TAI è quello di creare un format ufficiale in grado di far gareggiare anche il semplice appassionato senza onerose spese, presupposto che, in questi anni, in molti cercano ma spesso in pochi raggiungono.

TAI è diventato, così, il ring non solo dell’appassionato con auto stradale nelle categorie “club” ma anche dei preparatori che posso sbizzarrirsi nella ricerca di migliorie meccaniche ed aerodinamiche nelle classi extreme dove non c’è limite allo sviluppo se non quello dettato dalla sicurezza.

A queste classi principali, suddivise al loro interno in base alla trazione, si aggiungono nel TAI le classi “supercar”, dedicata indifferentemente dalla trazione ad auto molto performanti già in origine oltre a kit car omologate per utilizzo stradale, “GT”, per vetture destinate già in origine per essere utilizzate unicamente nelle competizioni e provenienti anche da altri campionati, e “proto” per i prototipi nati per la pista come Radical e Wolf. Questa varietà permette ai dilettanti di debuttare in pista, ai club di confrontarsi, ai team ed elaboratori di testare e provare nuove soluzioni o vetture.

Insomma il TAI, che potrebbe sembrare poco più di un Track-Day ben organizzato, ha tutte le carte in regola per svilupparsi e diventare una vivace realtà di riferimento per il motorsport nazionale e no. Il modico prezzo del biglietto d’ingresso consente, poi, al pubblico di girare liberamente nel paddock e nei box, di “ficcare il naso” sotto cofani e carrozzerie in un’atmosfera molto piacevole.

Dal punto di vista sportivo, l’evento di ieri è stato brevemente interrotto da un paio di bandiere rosse per delle uscite di pista, oltre che dalla “pausa pranzo” sulla tribuna centrale in cui moltissimi dei presenti si sono radunati per seguire la rimonta di Valentino Rossi sul maxischermo predisposto dall’organizzazione dell’Autodromo.

Enrico Gussoni

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