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venerdì 13 Giugno 2025

F1 1975 – Vittorio in testa a Zolder

 

Non accadeva da nove anni: un italiano in testa ad un Gran Premio di Formula 1, eppure in quel 25 maggio a Zolder stava accadendo nuovamente. Anno 1975, sarà ricordata come la stagione della Ferrari e di Niki Lauda, il pilota austrico che entrerà prepotentemente nella storia come il computer, con la sua guida sopraffina e una visione strategica della gara, inusuale per l’epoca.

Il Circuit Terlaemen di Zolder ospita, per la seconda volta, il Gran Premio del Belgio, dopo che nel 1974 la gara era stata ospitata dal Circuito di Nivelles, nell’alternanza tra le due piste. La Ferrari

Nella sessione delle prove del sabato è di Lauda il tempo migliore, la terza pole di seguito dall’inizio stagione. Accanto alla rossa parte Carlos Pace, staccato di quattro decimi con la sua Brabham, ma in seconda fila si piazza Vittorio Brambilla assieme all’altro ferrarista Clay Regazzoni. Il pilota monzese ha finalmente una vettura, la March 751 che si dimostra all’altezza della concorrenza.

Quando si abbassa la bandiera a scacchi del via è la Ferrari di Lauda che sembra avere lo scatto migliore, ma Carlos Pace subito recupera, supera la rossa alla prima staccata e prende il comando della gara. Alle spalle di Lauda c’è la March arancione del monzese, finalmente Vittorio ha un mezzo adeguato ed è pronto a studiare le mosse dell’austriaco. La March arriva a ruote bloccate alla staccata che precede il traguardo, Lauda rimane sorpreso dalla mossa del brianzolo e si lascia sfilare per non rischiare il contatto.

Vittorio è secondo, ma scruta come un falco la Brabham in testa alla gara, sa di avere il mezzo per poterlo attaccare e il coraggio non gli manca certamente. Sono passati solo quattro giri da quando è iniziato il Gran Premio e Vittorio ripete la manovra con Pace che cerca di opporre resistenza, ma deve lasciarlo passare per non rischiare un incidente.

Brambilla è in testa alla gara, non succedeva dai tempi di Ludovico Scarfiotti, vincitore del GP d’Italia a Monza con la Ferrari. Vittorio non molla, cerca di distanziare gli avversari, ma solo due giri dopo deve fare i conti con i freni della March, iniziando un calvario che lo porterà al definitivo ritiro al 50° giro. Il sogno è finito, ma ci sarà poi Zeltweg, con la pioggia e le basse temperature, dove i freni non lo tradiranno, mentre il popolo ferrarista, in Belgio, può festeggiare la vittoria di Niki Lauda, davanti alla Tyrrell di Jody Scheckter e alla Brabham di Carlos Reutemann finiti nell’ordine.

 

 

 

Massimo Campi
Massimo Campihttp://www.motoremotion.it/
Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

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