Di Carlo Baffi
A Milton Keynes han scelto di cambiare il secondo pilota nella speranza di risalire tra i costruttori. Ma i guai della RB21 restano e stanno spazientendo Verstappen che vaglia possibili cambiamenti in chiave futura.
L’inizio da incubo di Lawson culminato nella sua sostituzione prematura con Tsunoda, fa discutere. Lascia un po’ perplessi la scelta di focalizzare il problema sul pilota, anziché sulle criticità manifestate dalla RB21, la monoposto partorita dai tecnici orfani del genio di Adrian Newey. Tra i delusi c’è il quattro volte iridato Max Verstappen, nonché faro intoccabile della scuderia. A rivelarlo è stato Helmut Marko, figura eminente della squadra, nonché mentore del fuoriclasse. Secondo il Max-pensiero se la vettura fosse meno problematica nella gestione, anche il rendimento del neozelandese ne avrebbe giovato. L’anno scorso l’olandese ha dovuto fare più volte fare gli extra per riconfermarsi campione ed il copione si sta ripetendo. “Mad Max” finora ha siglato due podi, uno a Melbourne cercando di insidiare il leader Norris facendo ed un altro nella Sprint Race cinese, chiudendo terzo. Dopodiché s’è dovuto accontentare della 4^ piazza a Shanghai al termine di una gara incolore. Ricordiamoci che dopo le qualifiche, non aveva nascosto la sua preoccupazione sulla lentezza del mezzo a disposizione. Come detto, non ha gradito il taglio del giovane Lawson e l’ha reso noto anche apponendo un like ad un post decisamente critico dell’ex pilota Giedo van der Garde, sulla politica dei vertici Red Bull. Secondo radio paddock i malumori di Max non si sono affatto sopiti dall’anno scorso, perchè legati alle preoccupazioni di non poter disporre di una monoposto competitiva (come in passato) che gli permetta di allungare la striscia dei suoi trionfi. Di conseguenza continua guardarsi intorno spalleggiato dal padre Jos, particolarmente in due direzioni: Aston Martin e Mercedes. A Silverstone ritroverebbe Adrian Newey, il genio dell’aerodinamica che gli ha progettato le vetture vincenti, mentre a Brackley potrebbe contare su una squadra legata al colosso tedesco e che smania dalla voglia di tornare a vincere. Non dimentichiamoci che solo un anno fa, nel pieno della faida interna che dilaniò la Red Bull, il team boss Toto Wolff fece una corte spietata all’oranje per rimpiazzare il partente Hamilton. Qualora Verstappen dovesse andarsene, per i “bibitari” sarebbe un bel grattacapo. Dopo Newey si ritroverebbero senza colui che malgrado le difficoltà li sta tenendo a galla. E’ pur vero che dal 2026 tutti ripartiranno dal foglio bianco, ma a Milton Keynes dovranno pure contare su una power unit fatta in casa, seppure con l’aiuto della Ford. Insomma tante incognite che tolgono il sonno a “Super Max” e probabilmente anche ai vertici della squadra fondata dal compianto Dietrich Mateschitz.
Immagini Red-Bull press