12.7 C
Milano
sabato 19 Aprile 2025

La storia dell’ingegnere Nicola Romeo con CulturAlfa

 

Immagini ©CulturAlfa – Massimo Campi – Mario Fontana – “archivio famiglia Romeo – edited Fabio Jacocagni”

Preservare e diffondere la storia dell’Alfa Romeo, è questa la missione di CulturAlfa creata dal collezionista svizzero Axel Marx in collaborazione con Elisabetta Cozzi e Gippo Salvetti, entrambi grandi esperti dello storico marchio lombardo.

Axel ha ospitato alcuni eventi nella sua collezione tra cui quello dell’Alfa Romeo brasiliana e sulla storia di Nicola Romeo, l’ingegnere che ha fatto diventare mondiale la piccola fabbrica del Portello. Axel ci spiega come è nata questa iniziativa: “come grandi appassionati dell’Alfa Romeo avevamo in mente diverse idee. Alla presentazione della Milano, l’attuale Junior, ho notato come il management ha solo cercato di sottolineare il recente prodotto senza mai citare o prendere spunto dalla storia, una delle più importanti e fondamentali tra i costruttori di auto e nel motorsport. Con un pizzico di autocritica ho pensato che, anche noi appassionati facciamo spesso la stessa cosa. Parliamo delle nostre vetture, delle nostre collezioni, senza mai approfondire la storia e cosa ha rappresentato l’Alfa Romeo nel mondo. Era ora di agire, di fare conoscere come è nato questo marchio con CulturAlfa nata con questo scopo”. 

Da questi presupposti è nato l’evento su Nicola Romeo, tutti noi parliamo di Alfa Romeo, ma in pochi sanno la genesi di questa casa e chi era Nicola Romeo, un personaggio importantissimo nella storia del marchio ma anche dell’Italia. Gli eredi della famiglia Romeo sono ancora esistenti, con Daniela ci lega una lunga amicizia ed era ora di parlare dell’Ingegnere. Daniel ci ha subito aperto le porte degli archivi di casa, è stato un modo di fare cultura, lo scopo principale di CulturAlfa.

Axel Marx, con Elisabetta Cozzi, Laura Confalonieri e gli eredi della famiglia Romeo, hanno presentato l’evento sulla storia dell’ingegnere che ha fatto diventare mondiale la piccola fabbrica del Portello.

Nicola Romeo è stato un grande personaggio, il suo nome è indissolubilmente legato a quello dell’Alfa, ma l’ingegnere nato il 28 aprile 1876 a Sant’Antimo in provincia di Napoli, è stato un personaggio di primo piano all’inizio del ‘900, un imprenditore illuminato ed eclettico. Romeo era un ragazzo che amava gli studi, nel 1899 si laurea in ingegneria civile a Napoli, poi si trasferisce in Belgio per approfondire gli studi in ingegneria elettrotecnica. In Francia e Germania acquisisce nuove cogni zioni in campo meccanico, ferroviario e idraulico e quando torna in Italia riesce a mettere in pratica tutte quelle informazioni entrando a far parte e dirigendo la filiale italiana della Robert Blackwell & Co, società inglese che operava in campo ferroviario e dell’impiantistica elettrica.

Nel 1906, con altri investitori, crea la società “Ing. Nicola Romeo & C.” che incontra un grande successo commerciando i materiali rotabili dell’azienda siderurgica inglese Hadfield e i macchinari per la produzione di aria compressa della statunitense Ingersoll-Rand. In seguito le sue società si occupano di macchinari per le attività estrattive e costruiscono le locomotive ferroviarie su licenza. Il gruppo industriale di Nicola Romeo diventa ben presto uno dei più importanti d’Italia, per certe produzioni secondo solo al gruppo Ansaldo. In questo contesto Nicola Romeo entra come azionista nella A.L.F.A., l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili nel 1915 che produceva automobili su licenza della Darraq francese, ma era sull’orlo del fallimento. Nicola Romeo riconverte gli impianto per la produzione bellica, con l’aiuto dei suoi potenti compressori Nicola Romeo rese possibile nel 1916 lo scavo in breve tempo da parte dell’Esercito Italiano di una galleria sul Col di Lana, successivamente riempita di dinamite e fatta esplodere con la conseguente conquista di una base austriaca. Finita la I° Guerra Mondiale, Romeo riconverte lo stabilimento del Portello alla produzione di automobili. In seguito, nel 1926, vengono realizzati anche di motori stellari per la nascente industria aeronautica nella sede di Pomigliano d’Arco.

Le vetture prodotte al Portello vengono commercializzate con il marchio Alfa Romeo, dopo una battaglia legale per il nome “Alfa” con i vecchi proprietari della fabbrica. Con le automobili progettate inizialmente da Giuseppa Merosi e in seguito da Vittorio Jano, l’Alfa Romeo conquista importanti allori nelle competizioni e nel 1925 è la vincitrice del primo Campionato del Mondo della storia. La fabbrica del Portello sarà solo un piccolo tassello dell’impero industriale dell’Ingegnere di Sant’Antino, ma servirà a dare lustro al suo nome facendolo entrare nella storia.

In seguito al fallimento della Banca Italiana di Sconta che deteneva la maggioranza del pacchetto azionario del gruppo, l’Ingegnere Nicola Romeo abbandonerà il suo impero industriale ritirandosi nella sua casa di Magreglio. Il 15 agosto 1938 si spense nella sua casa sopra il Lago di Como, ma il nome Alfa Romeo continuerà a vivere ben oltre il suo ideatore diventando un simbolo dell’automobilismo sportivo.

 

Massimo Campi
Massimo Campihttp://www.motoremotion.it/
Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

ARTICOLI CORRELATI