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mercoledì 19 Marzo 2025

LAUDA & FERRARI Campioni del mondo di Luca Dal Monte – Giorgio Nada Editore

 

Stagione 1975, una di quelle importanti per la rossa di Maranello, una annata che rimarrà nella storia come la rinascita della Ferrari con la conquista dell’alloro mondiale, un titolo che non transitava dalla squadra emiliana da parecchi anni. Grazie a Niki Lauda, Luca di Montezemolo e Mauro Forghieri, tre figure fondamentali tutte scelte dal Drake che hanno saputo interpretare al meglio le ambizioni di Enzo Ferrari.

In questo libro, Luca Dal Monte ci riporta indietro di 50 anni, al primo titolo mondiale di Niki Lauda con la Ferrari. Pochi all’epoca si accorsero che quel Mondiale di Niki apriva un’era e consegnava alla Formula 1 uno dei suoi più grandi interpreti.

Dal Monte, autore, esperto e grande appassionato di formula 1 ci illustra come è nata questa opera edita da Giorgio Nada Editore.

“Sono passati 50 anni ma sembra ieri, molti si ricordano quella stagione dove la Ferrari è ritornata mondiale con il pilota austriaco. Io stesso ho un grande ricordo, avevo una decina di anni ed ho iniziato a interessarmi di Formula 1 proprio in quella fantastica stagione. Allora non c’erano molte gare trasmesse in televisione, ma la Formula 1 richiamava sempre più interesse grazie anche alle vittorie Ferrari. Nasce proprio in quell’anno il mio amore per la Ferrari e le vicende delle corse automobilistiche.

In quella stagione ci sono di personaggi fondamentali che la segnano, ovviamente Niki Lauda ma anche Luca di Montezemolo, un giovane che arriva ai vertici della Ferrari e trasmette la sua carica di entusiasmo a tutta la squadra. Poi c’è il grande vecchio, il Drake e infine Clay Regazzoni. Tutti volevano bene a Clay, era stato l’eroe di Monza 1970 e l’anno prima aveva perso il mondiale per un solo punto, una vicenda che, se gestita meglio, avrebbe preso una piega diversa.

La Ferrari 312T era una vettura molto bella, progettata da Mauro Forghieri. È il simbolo della rinascita rossa, che parte dal 1974 con la 312B3/74 che Forghieri voleva chiamare B4 per differenziarla dal fallimento di quella precedente. Furia, tornato al comando tecnico di Maranello, rivoluziona la squadra corse che aveva visto alcuni ingegneri voluti da Torino fallire miseramente gli obiettivi prefissati. La vicenda va inquadrata in un periodo di grande incertezza, con Enzo Ferrari che ha grossi problemi di salute e non può essere presente in fabbrica, e Mauro Forghieri mandato momentaneamente in esilio a Modena per studiare nuove soluzioni future, tra cui la sperimentate 312B Spazzaneve che servirà come base per le future vetture.

Nel 1975 la Ferrari ritorna a vincere il mondiale dopo 11 stagioni con questa nuova 312T, che ha una livrea molto bella con il cupolone bianco e la bandiera italiana. Il tutto nasce da Forghieri per volere di Enzo Ferrari: allora le riprese televisive italiane erano in bianco e nero e tutte le macchine colorate apparivano nere o grigio scure sugli schermi. Non era facile riuscire ad identificarle al primo colpo, Ferrari che guardava la televisione voleva subito vedere le sue vetture. Allora Forghieri si inventò quella doppia colorazione basata sul rosso e il bianco. La 312T diventava immediatamente riconoscibile per la felicità di Enzo Ferrari, ma anche degli appassionati.

La stagione passa alla storia come il dominio della rossa, ma in realtà la 312T vince cinque gare con Niki e a Monza con Clay, per il resto della stagione il driver austrico arriva spesso a punti puntando decisamente alla vittoria in campionato piuttosto che alla singola gara. Nel 1975 il mondo della Formula 1 risente ancora della crisi mondiale, la Ferrari è una delle poche scuderie a presentare una nuova vettura e lo fa durante la stagione dopo due gare, mentre gli altri sono in gara con varie evoluzioni delle vetture precedenti. Ferrari inizia la stagione con la vecchia 312B3/74, esordisce con Lauda dopo tre gare, e subito la T si dimostra ben più competitiva delle vettura precedente, in questo modo ottiene dai vertici Fiat nuovi finanziamenti per puntare al titolo mondiale. Il dominio di Lauda inizia a Monaco e continua fino al Castellet, cinque gare con quattro vittorie e un secondo posto. Poi emergono anche gli avversari ma Lauda continua a correre pensando solo a capitalizzare per il titolo mondiale, mentre gli altri corrono gara per gara, sarà questa la sua forza. Il titolo arriva finalmente a Monza con la vittoria di Clay e Niki che sale sul terzo gradino del podio, infine l’austrico vince l’ultima gara a Watkins Glen dimostrando di essere veramente il numero 1.

Quella stagione meravigliosa finisce con il 1975, Luca Montezemolo viene chiamato da Agnelli a Torino, per la stagione 1976 arriva Audetto, buon manager ma senza il carisma di Luca nella gestione dei piloti. La stagione successiva sarà quella dell’incidente al Nurburgring, della rinuncia di Lauda al Fuji, del mondiale perso e di una serie di vicende che porteranno solo polemiche a Maranello e la fine del rapporto con il campione austriaco dopo avere vinto nuovamente il titolo nel ’77.”

Sempre alla ricerca di una chiave di lettura personale, Dal Monte – autore del pluripremiato e pluri-tradotto Ferrari Rex, che il New York Times ha consacrato come la “biografia definitiva” di Enzo Ferrari e che presto diventerà anche una serie TV, segue il cammino mondiale di Lauda nella stagione 1975 come un cronista avrebbe fatto all’epoca. Ne emerge lo scetticismo iniziale che regnava attorno al giovane pilota austriaco che, al tempo, nessuno riteneva il migliore ma semplicemente quello alla guida di una monoposto superiore alle altre. C’è anche il rapporto con Clay Regazzoni, tornato in Ferrari dopo la parentesi in BRM, dove porta a Maranello il giovane austriaco e sullo sfondo la Ferrari 312T la monoposto considerata uno dei capolavori di Mauro Forghieri.

LAUDA & FERRARI Campioni del mondo

di Luca Dal Monte – Giorgio Nada Editore

Formato: 14×22 – Pagine: 312 – Brossura con sovraccoperta – Foto: 18 in b/n – Testo: italiano – Collana: Grandi corse su pista, strada e rallies

Per informazioni: https://www.giorgionadaeditore.it/

 

 

 

Massimo Campi
Massimo Campihttp://www.motoremotion.it/
Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.

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