Il 28 febbraio 1965, a Daytona, la Ford GT 40 celebra il suo primo successo con Ken Miles e Lyod Ruby.
Sul catino della Florida parte la vera sfida alle rosse di Maranello, che si trovano in difficoltà con le gomme sull’asfalto della pista americana. I prototipi Ferrari vanno in crisi lasciando la scena alla rivale americana che conquista il successo nella gara lunga 2000 Km.
Dopo 12 ore, 27 minuti e 9 secondi, la GT del Team di Carrol Shelby taglia il traguardo ad una media di oltre 159 km/ora dimostrando che la vettura sviluppata dalla squadra californiana e dal suo collaudatore Ken Miles, è all’altezza delle rivali italiane.
La sfida della casa di Detroit era iniziata nella stagione precedente con la Ford GT40 che era nettamente inferiore alle Ferrari. Dopo la magra figura a Le Mans, Henry Ford II° e lo staff dirigenziale del colosso americano, si rivolgono a Carrol Shelby che interviene sulla vettura sostituendo il V8, passando dalla unità tipo Stock Block alla Big Block e affinando l’aerodinamica per consentire una adeguata tenuta di strada alle alte velocità.

Dopo il successo a Daytona 1965, bisognerà aspettare la stagione successiva, con alcune evoluzioni meccaniche, per vedere il dominio Ford a Le Mans e nella categoria delle sport-prototipo, allora la classe principe dell’automobilismo sportivo. Quando Ken Miles sale sul gradino più alto del podio corona un suo sogno di diventare uno dei top driver delle corse. Inglese di nascita, è emigrato in America dove ha iniziato a vincere gare nella categoria GT con Shelby-Cobra. Quando parte il programma Ford con la squadra americana, sarà Ken Miles il pilota collaudatore che farà diventare la GT40 una vettura da primato.
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