Testo e disegni di PAOLO D’ALESSIO
Della Ferrari che porterà in pista Lewis Hamilton nel 2025 sappiamo due cose: si chiamerà SF-25 e, stando alle parole di Frederic Vasseur, anche se nelle linee esterne ricorderà la monoposto della passata stagione, sarà un progetto integralmente nuovo. Una “rossa” nata con la dichiarata mission di puntare al doppio titolo mondiale, partendo dalla base di una vettura solida, ma perfettibile, come la SF 24, che ha chiuso la passata stagione a ridosso della McLaren, disputando un ottimo finale di campionato. Le aspettative per il mondiale che va ad iniziare e l’attenzione mediatica per la presenza in squadra di un sette volte campione del mondo, sono dunque molto elevate, così come la curiosità di scoprire linee e segreti tecnici della nascitura Ferrari, che cerchiamo di anticipare in questo articolo.
ANTERIORE TUTTO NUOVO
Per capire come e dove la cambierà la rossa del 2025, rispetto alla macchina dello scorso anno, abbiamo individuato nello spaccato della SF-24 (disegno N.1) i cinque punti caldi dove si è concentrata l’attenzione dei tecnici di Maranello.
A partire dalle sospensioni anteriori (punto 1) dove la Ferrari dopo anni rinuncerà allo schema push-rod, per passare al pull-rod, lo stesso cinematismo, per intenderci, adottato nelle ultime stagioni da Red Bull e McLaren. Sulla carta i vantaggi che offre questo cinematismo sono molteplici, soprattutto dal punto di vista aerodinamico. L’adozione del “tirante”, al posto del “puntone” migliora lo scorrimento del flusso d’aria che investe le fiancate, alimenta le prese d’aria e si insinua sotto il fondo vettura, senza trascurare il fatto che le dimensioni del primo sono più contenute, rispetto al puntone. Dal punto di vista strutturale l’avere compattato una serie di elementi della sospensione (leveraggi e attacco degli ammortizzatori) nella parte bassa del telaio contribuisce inoltre ad abbassare il baricentro del mezzo.
Col passaggio al pull rod i tecnici del Cavallino sperano infine di risolvere il problema di mandare rapidamente in temperatura le gomme anteriori che, come si ricorderà, lo scorso anno aveva più volte penalizzato in qualifica e nelle prime fasi di gara Leclerc e Sainz.
AERODINAMICA CORRETTA
L’adozione della nuova sospensione anteriore avrà dei riflessi anche dal punto di vista aerodinamico, che si tradurranno in piccoli, ma significativi cambiamenti, rispetto alla vettura dello scorso anno. Il musetto, leggermente più appuntito, (punto 2) dovrebbe ricalcare le forme della SF-24, ma non è da escludere un’andamento più a cucchiaio del primo profilo alare, per incrementare la portata d’aria che si incunea sotto la vettura. Discorso analogo per le fiancate: presenteranno uno “scasso” ancora più accentuato nella parte anteriore, per aumentare e velocizzare la portata d’aria verso il retrotreno (punto 3) e una discesa ancor più brusca ed accentuata a monte delle ruote posteriori.
Come si può osservare nei disegni 3/4/5, che mettono a confronto la vista laterale e dall’alto della Ferrari 2024, con la SF-25 di prossima presentazione, in quest’area la Ferrari 2025 dovrebbe ricordare la McLaren MCL38, con un’altezza veramente contenuta nella sezione terminale ed un profondo scasso nella parte alta della fiancate (punto 4), che parte dalle mezzeria dei pontoni laterali e termina a ridosso delle ruote motrici. Tutte questa modifiche dovrebbero portare a migliori prestazioni sul dritto e soprattutto ad un incremento di carico al posteriore.
PARECCHIE NOVITA’ SOTTOPELLE
Anche se non visibili ad occhio nudo, si parla anche di parecchie novità “sottopelle” per la SF-25 (punto 5), con una diversa fluidodinamica interna e disposizione delle masse radianti, presumibilmente miniaturizzate.
Discorso analogo per la trasmissione, con ingombri ridotti, rispetto a quella della SF-24, per incrementare la portata d’aria che investe il retrotreno. Con fiancate ridotte e parte della carrozzeria addossata alla mini-trasmissione, il compito di evacuare l’aria calda, che ristagna all’interno delle fiancate e del vano motore, verrà demandato ad una serie di feritoie, che varieranno di gara in gara, a seconda delle caratteristiche delle differenti piste e delle diverse situazioni climatiche. La soluzione più accreditata è quella di una serie di aperture verticali di maggiori dimensioni, rispetto al 2024, riprendendo lo schema adottato lo scorso anno da Red Bull e McLaren.