Formula 1

Published on Settembre 20th, 2024 | by Massimo Campi

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F1 – Racing Bulls: nuovo abito per Singapore

 

Di Carlo Baffi

Le VCARB 01 di Ricciardo e Tsunoda sfoggeranno una livrea molto originale nel Gran Premio di Singapore in programma domenica prossima. Il Circus strizza l’occhio alla moda?

E’ una scelta davvero innovativa quella adottata dalla Visa Cash App RB Formula One Team per il 18° round del Campionato Mondiale di F.1 sul tracciato cittadino di Marina Bay. I tecnici del marketing si sono ispirati al settore della moda decorando la carrozzeria con un tema in denim che rende omaggio allo stile iconico di “Hugo”. Trattasi del partner facente capo alla celebre casa di moda tedesca Hugo Boss, che da questa stagione s’è legata alla scuderia faentina. Un link col settore sartoriale che prosegue dopo quattro anni (dal 2020 al 2023) nei quali, la sorella minore della Red Bull Racing, ha corso con la denominazione di Alpha Tauri al fine di promuovere il marchio di capi d’abbigliamento creato dal gruppo Red Bull nel 2016. Dunque la VCARB 01 scenderà in pista con una veste casual, la cui trama in jeans sarà di due tonalità. Una più chiara occuperà il musetto e parte delle pance laterali con tanto di strappi al fine di rendere la texture il più realista possibile. Saranno presenti anche tinte più scure nelle zone prossime all’abitacolo. Ad impreziosire il tutto le cerniere semiaperte situate sul retrotreno sotto l’airscope decorato con il classico toro rampante bianco su fondo blu elettrico. Abiti ad hoc griffati “Hugo” anche per il personale presente nel box, piloti compresi. Entusiasta il commento di Daniel Ricciardo:” “Nel corso degli anni abbiamo visto marchi di moda unire le loro forze a quelle dei team e dei piloti di F1, soprattutto per quanto riguarda gli outfit, ma non abbiamo mai visto nessuno di loro fare questo passo per immergersi completamente anche in pista. Stiamo davvero alzando la posta in gioco e tracciando la strada, dimostrando che c’è ancora molto da esplorare per i marchi. Penso che apriremo sicuramente gli occhi a queste case d’abbigliamento e vedremo nascere più livree ispirate alla moda”. A fargli eco è il suo compagno Yuki Tsunoda: “La moda è una delle mie passioni, quindi vedere il nostro team collaborare in un modo così unico, al di là del nostro kit di squadra e dei nostri outfit “Hugo” quotidiani, è super cool; soprattutto perché nessun altro lo ha mai fatto prima. Fare una cosa del genere è un vero e proprio riflesso della nostra identità e creatività. Nel team cerchiamo di parlare ai fan di tutti i settori: arte, musica, moda, quindi questo è un vero e proprio passo avanti verso tutto ciò che ci sforziamo di fare come squadra”. Dunque la F.1 sta cercando di entrare in orbita del pianeta moda. Per la verità si tratterebbe di un ritorno, visto che già in passato erano sbarcate case importanti nel Circus. In primis va ricordata la Benetton, che da iniziale sponsor di Tyrrell ed Alfa Romeo divenne proprietaria di una squadra, la Toleman, arrivando a conquistare due titoli iridati piloti con Michael Schumacher nel 1994 e ’95, oltre che un mondiale costruttori: il tutto sotto la direzione del vulcanico Flavio Briatore. Si trattò di una svolta epocale, in quanto per la prima volta un’azienda estranea all’automotive scalava si affermava prepotentemente in Formula Uno. E poi non va dimenticato il marchio “Emporio Armani”, il cui logo compariva sulla Brabham BT55 nel 1986. Fecero seguito anche altre aziende come “Guru” sulla Renault campione del mondo di Fernando Alonso, la “Puma” tutt’oggi legata alla Ferrari e “Tommy Hilfiger”. Quest’ultimo brand creato nel 1985 dallo stilista statunitense omonimo, fece la sua prima apparizione sulla Lotus nel 1991 per poi passare sulla Ferrari a cavallo tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000. Dal 2018 ha la partnership con la Mercedes, dove Hamilton ricopre il ruolo di ambasciatore globale attraverso la collezione “TommyXLewis”. Ma non è tutto, in quanto i capi griffati Hilfiger sono distribuiti da un’importante società tra i cui azionisti figura Lawrence Stroll co-proprietario dell’Aston Martin.

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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