A metà degli anni ’70 la carriera di Chris Amon è ormai in fase calante. Il pilota neozelandese, da tutti riconosciuto come velocissimo e corretto, è riuscito a conquistare solo allori con le vetture coperte, mentre in Formula 1 ha solo collezionato grandissime delusioni.
Abile e meticoloso collaudatore, era ritenuto tra i più veloci driver della massima formula, ma la sua carriera è stata spesso caratterizzata dalla sfortuna, tanto che viene considerato come il migliore pilota a non aver mai vinto un Gran Premio Mondiale.
Dopo gli anni con il cavallino rampante è passato dalla March, Matra e Tecno per poi dare vita ad una sua vettura come costruttore. L’avventura si dimostra un fallimento, conclude la sua carriera con le monoposto correndo con la Ensign nel 1976, ma l’esperienza accumulata come team manager lo porta a correre nella serie Can-Am in America nel 1977 con una sua squadra.
Walter Wolf il magnate canadese
Walter Wolf è un manager canadese. Nacque a Graz, in Austria, suo padre era svevo, la madre slovena della Stiria. Dopo l’annessione dell’Austria alla Germania Nazista la famiglia Wolf si trasferisce a Maribor, in Slovenia. Il padre viene in seguito internato in un campo militare sovietico e dopo la sua liberazione la famiglia si trasferisce prima in Germania e nel 1958 in Canada alla ricerca di una nuova vita. Walter Wolf lavora sodo e subito ha successo nel campo delle trivellazioni petrolifere. Diventa un manager di successo, gli piacciono le belle macchine, acquista azioni della Lamborghini, infine, tramite Giampaolo Dallara entra in contatto con Frank Williams e forma il suo team. Debutta in Formula 1 prima acquistando macchine, persone e materiale della Hesket, poi realizza la sua monoposto che debutta vincendo nel 1977.
Oltre alla monoposto, gli interessi nel mondo delle corse di Walter Wolf guardano verso il mondo oltreoceano. La serie Can-Am diventa molto popolare tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Vetture sempre più potenti e veloci, nessuna regola e conseguenti costi alle stelle, con la fine della stagione 1974 il campionato scompare per poi ricomparire nel 1977 con nuove regole e vetture molto meno potenti e costose. La SCCA (Sports Car Club of America) idea una formula tecnica che parte dalle ex monoposto di Formula 5000 riviste e ricarrozzate come vetture sport e ruote coperte.
Nasce la Wolf-Dallara da una Formula 5000
Viene acquistata una Talon di F.5000 ex Chris Amon ed il neozelandese entra a far parte del team e indirizzato nella nuova avventura con la Can-Am. Wolf si rivolge a Giampalo Dallara e fa realizzare la Wolf WD1, partendo dal telaio della Talon di Formula 5000. Vengono riviste le sospensioni e la vettura è spinta da un motore V8 Chevrolet di 5 litri. Dallara aveva già applicato una soluzione simile nella sua Dallara SP1000, la prima vettura a ruote coperte progettata e realizzata in proprio dalla factory parmense.
La sport viene affidata al Team di Chris Amon per correre nella serie nordamericana. Il programma ideato dal manager canadese era a misura del pilota neozelandese dopo le delusioni delle 14 stagioni in Formula Uno e le vittorie con le ruote coperte.
Il primo appuntamento della stagione 1977 si svolse in Canada, sul circuito di Mont-Tremblant. Amon qualificò la Wolf WD1 con il secondo miglior tempo, ma in gara fu costretto al ritiro per un problema tecnico. Sarà la sua ultima gara: gli impegni come team manager sono sempre più difficoltosi, manca il tempo e la giusta concentrazione per l’attività di pilota.
Amon decide così di affidare la Wolf WD1 al giovane Gilles Villeneuve, un pilota che aveva visto correre e vincere in Formula Atlantic. Il canadese intanto aveva anche trovato un sedile con la McLaren in Formula 1 dove correrà a metà luglio in Inghilterra. Intanto il 10 luglio 1977 entra nell’abitacolo della Wolf WD1 per debuttare sulla pista di Wakins Glen. Per Villeneuve sarà la prima esperienza con potenze dell’ordine di 500 CV, firma il quarto tempo in prova per poi essere costretto al ritiro in gara. Nel 1977 disputa quattro gare con la Wolf-Dallara nella serie Can-Am, sul circuito di Road America arriva il miglior tempo in qualifica e sale sul gradino più basso del podio alla fine della gara. Nelle successive tappe canadesi a Mosport ed a Molson Trois Rivières è sempre tra i protagonisti assoluti, ma la stagione non porterà altri risultati.
Quella esperienza però servirà ad aprire le porte a Maranello per il fantino canadese. Chris Amon rimase impressionato dalle doti velocistiche di Gilles, molto veloce su una vettura potente ed impegnativa e lo suggerì al Drake in quel momento di grossi travagli con l’incidente di Lauda e le varie ipotesi di sostituzione con Peterson e Reutemann. Il resto è storia, Gilles arriva a Maranello proprio grazie al risultato ottenuto con quella sport nata a Varano Melegari.