Storia

Published on Settembre 9th, 2023 | by Massimo Campi

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9 settembre 1923: nasce l’Autolaghi, la prima autostrada italiana

 

Percorrere oggi una autostrada, ovvero una strada a pagamento che evita di passare nei centri abitati, senza passaggi a livello, senza persone, con un a pavimentazione liscia e curve con un raggio molto ampio, per tutti gli automobilisti rappresenta una situazione normale, ma nel 1923 rappresentava il grande futuro. La prima autostrada italiana è quella che collega Milano a Varese, e la prima pietra fu posata il 9 settembre 1923.

Il progetto è dell’ingegnere Piero Puricelli e venne realizzata in appena due anni. Per realizzarla vennero utilizzati 4.000 operai, 200mila quintali di cemento, 65mila metri cubi di ghiaia presa dalle cave di Bisuschio con un costo di 90 milioni di lire.

il 21 settembre 1924 a Lainate venne fatta l’inaugurazione, con il Re d’Italia su una splendida Lancia Trikappa assieme all’ingegnere Puricelli.

La Autolaghi è anche la prima strada a pagamento, per compiere il percorso intero di andata in motocarrozzetta, nel 1925 si pagavano 10 lire, con «cyclecars, vetturette e camioncini con motore sino a 17 Hp e rimorchi», 15 lire, mentre le «vetture e camions con motore di oltre 26 Hp» lasciavano un pedaggio di 25 lire e fino a 75 invece per «autobus e grandi vetture con oltre 20 posti». Erano ammessa anche le vetture “tipo corsa” con scappamento libero, ma dovevano pagare una tariffa triple per il transito.

All’ingresso non esistevano caselli, ma case cantoniere, con sosta obbligatoria per il pagamento del pedaggio, e l’autostrada chiudeva all’una di notte per riaprire alle sei. Il cantoniere titolare abitava nella casa con la famiglia, ed era coadiuvato da vari cantonieri aggiunti che vestivano in divisa, ritiravano i pedaggi e dovevano salutare militarmente le vetture. Nelle principali cantoniere vi erano posizionati distributori automatici di benzina, depositi di olio, gomme e quant’altro può occorrere al comune rifornimento.

Dopo il tratto verso Varese si è realizzato quello che portava a Come. L’Autolaghi ha aperto le porte ad un nuovo modo di spostamento tra le città, ben presto diversi ricchi borghesi milanesi hanno impiantato le loro ville sotto il Sacro Monte di Varese ed è stata la strada che ha aperto il turismo verso i laghi lombardi, una delle mete ancora frequentate dai milanesi.

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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