24H LeMans

Published on Giugno 14th, 2023 | by Massimo Campi

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La Ferrari 499P nella storia

 

Con la vittoria alla centesima edizione della 24 Ore di Le Mans, la Ferrari 499P entra di diritto nella storia del motorsport.

È stata una grande vittoria in una gara simbolo, quella dei cento anni, per la Ferrari alla 24 Ore di Le Mans. Un ritorno in forma ufficiale, dopo anni di partecipazioni, vittorie e campionati mondiali conquistati con le granturismo da competizione, ma l’equipe capitanata da Antonello Coletta  ha preteso di più, ed ha centrato un obiettivo che sembrava impossibile da raggiungere al debutto. Un risultato che fa pensare, che ha zittito tutti i detrattori di Maranello che sanno solo guardare la Formula 1, quella categoria tanto osannata che ormai vive di solo spettacolo creato a tavolino, tra le pieghe di un regolamento confuso, con cambi di gomme imposte anche quando non servono, con safety car che entrano in pista solo per ricompattare i gruppi, con sorpassi creati e pit stop incomprensibili. Le Mans ha dimostrato che è un’altra cosa, che è una gara ancora viva, con vero spettacolo, tante incognite e risultati per niente scontati.

Già, la Ferrari 499P, bellissimo prototipo, che come tutte le macchine vincenti diventa ancora più bella. Un progetto voluto e sviluppato all’interno della Ferrari, nella struttura diretta da Antonio Coletta, ingegnere valido, che con le sue vetture ha conquistato più vittorie di tanti altri a Maranello. La Ferrari 499P è il classico esempio di come si può fare una macchina vincente, partendo da un progetto valido che è anche nato  sfruttando sinergie, partner tecnici e fornitori esterni di grandissimo valore come Dallara ed AF Corse. Due partner dal massimo valore, i primi con la loro esperienza e le strutture tecniche di Varano de Melegari, i secondi invece il vero braccio armato made in Piacenza, una squadra di uomini altamente professionali comandati da Amato Ferrari, ex pilota e Team Manager di primo piano nel mondo dell’endurance.

La Ferrari 499P è una vettura che ha dimostrato di essere nata subito bene, al debutto a Sebring ha conquistato la pole position, nelle rimanenti gare è stata sempre al top, con qualche piccolo problema di gioventù ancora da risolvere ma veloce, competitiva, sempre sul podio e pronta ad una vittoria.

L’imperativo degli uomini rossi era di fare bene a Le Mans, nelle simulazioni effettuate già si intuiva che c’era tutto il potenziale, ma la gara, quella vera è sempre piena di incognite. Le gare del WEC non sono proprio semplici, con vetture in pista molto più lente da sorpassare. Inoltre il meteo di le Mans 2023 è stato variabile, con scrosci d’acqua, poi ci sono gli incidenti con le varie safety car in pista che mutano il ritmo di gara. A Maranello erano sicuri di non deludere, di fare una bella gara, poi c’era il sogno, quello grande della vittoria ed alla fine quel sogno è diventato realtà con un successo che sarà difficile da dimenticare.

La Ferrari ha saputo vincere dentro e fuori dalla pista. Dentro, in gara, dimostrando compattezza, organizzazione, un’ottima gestione in tutte le situazioni e piloti veloci, preparati e maturi che non hanno fatto nessun grave errore anche nei momenti più critici. La equipe di Antonello Coletta ha saputo vincere anche fuori dalla pista, riuscendo ad ottenere un Balance of Performance più favorevole rispetto a quello della Toyota che si è tramutato in una prima fila tutta rossa al via ed in un ritmo di gara pari ed anche migliore rispetto ai giapponesi.

Le prime ore di gara sono passate all’insegna del meteo imprevedibile, con pioggia mista a schiarite. Condizioni critiche che hanno causato tante uscite di pista ed alcune vetture finite fuori gara a causa di errori dei piloti. Tra i prototipi i problemi più grossi sono quelli delle Porsche ufficiali mentre in casa Peugeot oltre ad avere vetture più lente rispetto a Ferrari e Toyota ci sono anche diversi errori dei piloti che pregiudicano la gara. La Porsche 963 del team Jota finisce due volte contro il muro, accumulando giri di ritardo importanti, così come la Cadillac Action Express #311, subito ai box dopo il primo giro dopo un impatto con le barriere. All’arrivo del buio si inizia a delineare il duello tra Ferrari e Toyota, le due più veloci in pista. La Ferrari 499P n.50, autrice della pole position, è costretta a perdere 6 giri ai box per la sostituzione del radiatore del sistema ibrido, un imprevisto causato dall’impatto con un sasso. Anche la Toyota ha grossi problemi e la n.7 è costretta al ritiro dopo un incidente in fase di doppiaggio con una GT. L’alba vede la sfida per la vittoria tra Ferrari n.51 e la Toyota n.8, con continui avvicendamenti in testa alla corsa in base al ritmo del momento e agli episodi ai box. Il momento decisivo arriva quando sale Pier Guidi al volante che recupera ben 40 secondi ad Hirakawa, infine affianca la Toyota in pieno rettilineo e la sorpassa in staccata mandando in visibilio il pubblico.

Quando mancano due ore alla fine la rossa comanda con vantaggio di soli 10 secondi sulla vettura giapponese fino a quando Ryo Hirakawa compie un errore ad Arnage a causa dei freni ormai alla fine. La GR010 entra ai box, quando riparte è distaccata dalla rossa, ma l’ultimo brivido arriva all’ultimo pit stop quando a 499P si spegne in fase di ripartenza. Mancano solo 23 minuti alla bandiera a scacchi, Pier Guidi reagisce prontamente, il motore della Ferrari romba di nuovo e poco dopo Pier Guidi-Calado-Giovinazzi possono festeggiare la loro prima vittoria assoluta a Le Mans. Con la complicità del punteggio doppio, Maranello si avvicina a Toyota in vetta alla classifica costruttori, ora distante 19 lunghezze. Chiude il podio la Cadillac #3 con telaio Dallara condotta da Bamber, Lynn e Westbrook, mentre l’altra Ferrari, la #50 di Fuoco, Nielens e Molina, conclude in rimonta al quinto posto.

Da sottolineare anche che in Ferrari hanno fermamente creduto nei loro piloti, mettendo insieme una squadra composta da giovani provenienti dalla Ferrari Accademy come Fuoco, autore della Pole, e Giovinazzi, con piloti come Pier Giudi, Calado, Molina, Nielsen, che hanno conquistato vittorie a ripetizione nella gare di durata.

Immagini © Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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