Formula 1

Published on Maggio 20th, 2023 | by Massimo Campi

0

La vittoria triste di Schumi ad Imola 2003

 

Di Carlo Baffi

Imola, 20 aprile 2003: Michael Schumacher, reduce dalla sua prima vittoria stagionale sale sul podio per la premiazione che segue la fine del 23esimo Gran Premio di San Marino. Malgrado il trionfo è scuro in volto, non festeggia, il motivo è spiegato dal lutto che porta sul braccio destro. Nel corso della notte precedente la corsa è deceduta la madre Elisabeth di 55 anni, minata da un male incurabile e ricoverata all’ospedale di Colonia dal 10 aprile. Una Pasqua davvero dolorosa per i fratelli Schumacher, giunti all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari con la mente rivolta alle precarie condizioni di salute della loro mamma. A confessare quel pesante stato psicologico era stato Ralf, il secondogenito, che al quotidiano tedesco Bild aveva dichiarato:” Per i medici le condizioni sono stazionarie, ma noi abbiamo tanta paura per lei. Possiamo solo sperare. In questa situazione, io e Michael ci siamo chiesti se correre o meno a Imola.” Un quesito subito fugato, perché a detta del pilota la signora Elisabeth vorrebbe vederli gareggiare. Ed i fratelli rispettano in pieno quel desiderio sfidandosi per la conquista della pole position nelle qualifiche del sabato pomeriggio. La battaglia si risolve a favore di Michael che porta la sua Ferrari davanti alla Williams-Bmw di Ralf di soli 14 millesimi di secondo. Più staccati i rispettivi compagni di scuderia, Rubens Barrichello e Juan Pablo Montoya. In tanti si sono chiesti come sia possibile mantenere la concentrazione e lottare a 300 orari quando vivi in prima persona momenti così drammatici. Forse una spiegazione non c’è, perché il cervello umano ha delle risorse incredibili, che non t’aspetti.

Appena terminata la sfida e partecipato alla conferenza stampa, i due sfidanti abbandonano l’autodromo ed insieme alle mogli raggiungono un vicino hotel dotato di eliporto per muoversi alla volta dell’aeroporto di Forlì e volare in Germania al capezzale della madre entrata in coma. Un viaggio lampo per darle l’ultimo saluto e poi ritornare in pista per disputare la corsa della domenica. Uno scenario surreale che indurrebbe a qualche riflessione, ma i protagonisti di questa vicenda sanno benissimo che certi doveri contrattuali vanno rispettati, fa parte del gioco. E’ una sorta di “patto col diavolo” che si firma quando si varcano le soglie più elevate del professionismo. Così una volta rientrati, sempre a bordo di un volo privato, Michael e Ralf scendono in pista per il Warm-up la mattina successiva e poi eccoli schierati in prima fila in attesa dello spegnimento del semaforo. Al via, Schumi jr. è lestissimo a prendere il comando sin dalla prima curva. Alle sue spalle procede Michael, al volante della Ferrari 2002 chiamata all’ultima fatica; seppure la nuova F2003 GA sia pronta, i tecnici di Maranello hanno deciso di rimandarne il debutto. Le posizioni di vertici restano invariate fino al primo pit-stop in cui Ralf ha un’indecisione che gli fa perdere tempo prezioso e permette a Michael di passare a condurre dopo la prima tornata di soste. A determinare l’esito finale della gara saranno le successive fermate ai box, ben tre per Ferrari e Williams, contro la strategia di due scelta dalla McLaren-Mercedes grazie alla quale il quotato driver finnico Kimi Raikkonen si inserisce ai piani alti. Alla fine sarà però il “Kaiser” della Rossa a tagliare vittoriosamente il traguardo precedendo Raikkonen e Barrichello. Schumi jr, dovrà accontentarsi del quarto posto davanti a Coulthard ed alla giovane promessa Fernando Alonso in forza alla Renault. Transitando sotto la bandiera a scacchi, il ferrarista mostra il pugno e via radio ringrazia la squadra: poche parole in inglese e poi un silenzio rotto da qualche singhiozzo. Una reazione plausibile dopo l’enorme tensione accumulata. Prima della gara Michael ha trascorso una buona mezz’ora nell’abitacolo assorto nei suoi pensieri, blindato nel suo casco rosso. Una volta sul podio si commuove agli inni nazionali e ringrazia il popolo ferrarista lanciando con la mano un bacio dopo aver ricevuto la coppa del vincitore.

Il commento post-gara lo affida alla sua addetta stampa Sabine Kehm, attraverso la quale rivela:” Mia madre amava essere sulle piste, amava vederci correre. Mamma e papà (ora separati) ci hanno sempre sostenuto, hanno reso possibile quello che siamo ora. Oggi nel team tutti, ma proprio tutti, dal Presidente agli ingegneri, ai tecnici, ai meccanici, ai cuochi mi hanno dato un grande sostegno, mi hanno dato il senso di quanto mi sono vicini. Questo mi è stato di grande conforto, mi ha fatto bene.” Parole toccanti a cui si sono aggiunte quelle del Presidente Luca di Montezemolo felice di salutare la 160 esima vittoria del Cavallino in F.1:” Voglio ringraziare Michael Schumacher come pilota e come uomo.” Visto a posteriori, quello di Imola 2003 sarà uno dei successi più importanti del “Kaiser” di Kerpen, in quanto conseguito in circostanze molto delicate, in cui il teutonico ha sfoderato per l’ennesima volta la sua grande determinazione e professionalità. Ebbene, proprio quel momento rappresenterà una svolta della stagione iniziata in salita. Dopo Imola la Ferrari tornerà a dominare la scena con il suo numero uno, autore di sei successi. Il fuoriclasse tedesco lotterà per la corona iridata sino all’ultimo round contro Raikkonen, giovane emergente destinato ad una brillante carriera. In Giappone, Schumi faticherà non poco ad agguantare l’ottava posizione in un Gran Premio ostico e quel misero punticino gli permetterà di riconfermarsi campione del mondo per la sesta volta con sole due lunghezze di vantaggio sul suo diretto rivale. Nel rimontare posizioni, Michael si ritroverà pure a lottare con Ralf subendo una tamponata, fortunatamente senza conseguenza per lui. Grande merito andrà a Barrichello che aggiudicandosi il Gran Premio davanti a Raikkonen, toglierà al finlandese i punti fondamentali a vantaggio di Schumacher, la prima guida del Cavallino.

 

Print Friendly, PDF & Email

Tags: , , ,


About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



Back to Top ↑