Published on Febbraio 14th, 2023 | by Massimo Campi
0Maranello: varata la nuova Rossa.
Presentata la Ferrari che affronterà la prossima stagione di Formula Uno. Di Carlo Baffi
Nome: Ferrari SF-23. Data di battesimo: 14 febbraio 2023. Un giorno destinato ad entrare nella storia, a patto che questa nuova monoposto conquisti quel benedetto Mondiale Piloti che manca dal 2007. Oppure il titolo Costruttori che latita dal 2008. Certo, l’impresa è tutt’altro che semplice, la concorrenza è agguerrita a partire dalla Red Bull dominatrice assoluta del Campionato ‘22, che ha presentato il 3 febbraio scorso a New York la sua nuova arma, la RB19. Poi c’è la Mercedes, che non vede l’ora di riscattarsi dopo un’annata da dimenticare, la più difficile tra quelle disputate nella massima serie. Ed occhio ad eventuali sorprese che potrebbero inserirsi nella lotta ai piani alti, non tanto per il mondiale quanto per il successo nei singoli Gran Premi. Comunque sia il Cavallino non deve più sbagliare. Trattasi di una sorta di ultima spiaggia, malgrado nella passata stagione è tornato ad essere secondo tra i piloti con Charles Leclerc e tra i costruttori. Si tenga conto però del distacco alquanto impietoso dalla vetta. I vertici di Maranello hanno optato per un cambio sul ponte di comando e dal 9 gennaio è arrivato dall’Alfa Romeo Frederic Vasseur, ricoprendo il ruolo di general manager e team principal al posto di Mattia Binotto.
Ma torniamo ad oggi. Poco dopo le undici e trenta a Fiorano è iniziato il grande show. A differenza dei due launch precedenti avvenuti da remoto, s’è trattato di una presentazione dinamica, con Leclerc e Sainz che hanno effettuato il primo shakedown della SF-23 nell’ambito del filming day concesso dal regolamento. Un evento organizzato in grande stile con tanto di palco, speakers ed una tribuna gremita da circa cinquecento persone tra tifosi dei Ferrari Club, allievi dell’Istituto Superiore “Alfredo Ferrari” di Maranello e degli studenti della Motorvehicle University dell’Emilia Romagna, che hanno salutato calorosamente i protagonisti con ovazioni da stadio. Ovviamente non mancavano, media e ospiti a dare risalto ad una cerimonia che per certi versi ci ha riportati indietro negli anni, quando lo streaming ci era ancora sconosciuto. Insomma un ritorno alla tradizione che non fa mai male. Così come la sigla della monoposto: SF-23. In cui ricompaiono le iniziali della Scuderia Ferrari col numero dell’anno agonistico. Prima di salire in vettura i piloti, presentatisi già in tuta, hanno rilasciato brevi commenti con cui hanno sottolineato l’emozione del momento e di come la Ferrari sia l’unica a regalare queste atmosfere.
Al microfono di Marc Genè ha parlato anche Vasseur, felice di toccare con mano l’entusiasmo di tutta la Scuderia e dei supporters:”… questo grande evento è il miglior modo per incominciare la nuova stagione.” C’è stato spazio anche per una parentesi ironica quando Genè ha chiesto quale sia la grande sfida del 2023:” Parlare italiano nell’intervista del prossimo anno.” Ha risposto prontamente il 55enne manager francese. Dopo un omaggio anche agli altri piloti del Cavallino e della Ferrari Driver Academy, si è giunti al momento topico con Leclerc impegnato a percorrere i primi chilometri con la nuova nata sotto gli occhi del pubblico presente. La scelta è ricaduta sul “Principino monegasco” dopo il sorteggio effettuato da Vasseur lanciando una moneta recante sui due lati il numero 16 ed il 55. Solo due tornate per Charles, il quale ha poi ceduto il volante al compagno dopo le operazioni di adattamento del sedile alle misure di Sainz. Leclerc s’è detto soddisfatto del feeling percepito nelle prove al simulatore e confida nei miglioramenti dei punti deboli emersi nel 2022. La SF-23 rappresenta un’evoluzione della F1-75, mantenendo delle linee non molto diverse dal modello precedente, anche se sotto la carrozzeria le novità ci sono e pure tante, confermando il grande lavoro eseguito dallo staff del direttore tecnico Enrico Cardile. A prima vista il musetto appare più dolce e nella zona superiore dell’halo compare una piccola ala. Circa la livrea, vanno rilevati diversi inserti in carbonio, le parti di colore nero sono aumentate ed il nome del team con la classica “Effe” lunga campeggia sull’alettone posteriore. Un dettaglio grafico apprezzato da Vasseur:” Ci ricorda la nostra storia.” Sempre presente il tricolore italiano, posizionato alla base della parte nera del cofano motore accanto al numero di gara. Il colore della carrozzeria resta il rosso opaco, a differenza della tinta lucida applicata sulla 499P, ossia l’Hypercar impiegata nelle gare di durata. Ora non resta quindi che attendere i primi responsi del cronometro che arriveranno dalla sessione di test collettivi previsti dal 23 al 25 febbraio in Bahrain, sul circuito di Sakhir dove prenderà il via il mondiale domenica 5 marzo. Solo allora potremo avere un quadro della situazione, anche se è plausibile che le monoposto debbano risolvere i normali problemi di gioventù. Da maggio in avanti, col ritorno sulle piste permanenti i valori in campo saranno molto più definiti e vedremo se questa Rossa presentata nel giorno di San Valentino, avrà fatto innamorare i suoi tanti ammiratori sparsi nel mondo. E’ risaputo che le vetture diventano belle, anzi bellissime, quando si rivelano vincenti.