Il carattere sportivo della Porsche è da sempre nel DNA della casa di Zuffenhausen e negli anni ‘50 inizia l’avventura del marchi tedesco nelle competizioni. Dopo un inizio con le piccole sport la Porsche sbarca in Formula 1, ma l’avventura non darà i frutti sperati ed all’inizio degli anni ’60 è pronto il ritorno alle ruote coperte con la nuova vettura. Ferry “Butzi” Porsche con la dirigenza di Zuffemhausen nel 1962 decide di realizzare la Porsche 904 per le competizioni Granturismo Gr.3 FIA che richiede una produzione minima di almeno 100 esemplari di serie.
Al progetto della 904, chiamata anche Porsche Carrera GTS si dedica direttamente Ferry Porsche ed il prototipo della GT tedesca inizia nel 1963, per poi ottenere l’omologazione l’anno successivo. Da quel momento la vettura viene prodotta al ritmo di cinque/sei vetture al giorno ed è messa in vendita a 7.245 dollari per il mercato americano.
Il telaio della 904 è realizzato in acciaio con il motore portante e la carrozzeria in fibra di vetro, la prima vettura realizzata con queste tecnologie negli stabilimenti della casa tedesca. Le parti in vetroresina vengono costruite con appositi impianti a spruzzo, che consentivano di ottenere carrozzerie particolarmente leggere, tanto che la vettura ha un peso di soli 655 chilogrammi, con un ottimo rapporto peso/potenza. La linea è molto filante, con un coefficiente di penetrazione di appena 0,34, una risultato eccezionale per un’automobile della metà degli anni Sessanta.
Il motore iniziale della Porsche Carrera GTS è il Tipo 587/3, derivato dalla 718 RSK il quattro cilindri, montato centralmente, con una cilindrata di 1.966 cc. Il motore. Nato da un’idea di Ernst Fuhrmann è dotato di camere di combustione emisferiche ed alimentato con Carburatori Weber da 46 mm. Grazie alla potenza di 198 cv, ed al peso ridotto, la 904 era in grado di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in meno di 6 secondi e di raggiungere una velocità massima di 260 km/h.
La 904 inizia subito a dominare nelle corse. Al debutto alla 12 Ore di Sebring del 1964 ha problemi di frizione, ma il riscatto avviene alla Targa Florio dove vince la gara con Antonio Pucci/Colin Davis seguiti dalla gemelle di Herbert Linge/Gianni Balzarini. Alla 1000 Km del Nurburgring è terza con
Koch / Pon ed i successi continuano anche nei rally con la vittoria in Spagna. L’evoluzione della Porsche 904 è la Porsche 904/6 con il flat six della Porsche 911, sempre due litri di cui vengono prodotti 40 esemplari nel 1965. In seguito nasce anche la versione con l’otto cilindri piatto derivato dalla monoposto 804 di Formula 1 del 1962 da cui viene derivata la barchetta 904 Bergspyder per le gare in salita.
Dagli anni ’70 Orlando Redolfi è uno dei principali punti di riferimento in Italia per l’attività sportiva ed il restauro delle Porsche nella sua officina di Pedrengo in provincia di Bergamo. Orlando inizia il lavoro come meccanico da corsa sotto la guida di Ennio Bonomelli e negli anni ’60, grazie alle sue capacità, viene richiesto direttamente in Germania dalla casa madre, dove per tre anni opera nei reparti speciali corse della factory di Stoccarda. Rientrato in Italia, con un invidiabile bagaglio tecnico, inizia a preparare vetture per gare in pista ed ancora oggi le sue vetture conquistano gare e campionati. Tra le ultime realizzazioni nel centro bergamasco c’è una Porsche 904 replica, ricostruita proprio da Orlando e dai suoi collaboratori. La vettura è stata realizzata come le ultime 904/6 uscite dallo stabilimento di Zuffenhausen ed è stata denominata Porsche 904/6 by Orlando.
È il tecnico bergamasco che ci spiega come è nata e si è sviluppata questa avventura.
“Quando sono andato a fare un corso in Porsche all’inizio degli anni ’60, mi sono innamorato della 904, la prima vettura della casa tedesca su cui ho messo le mani. Passano gli anni, ed un amico belga mi ha dato un vecchio telaio incidentato di una 904, insieme a vari stampi della carrozzeria. Era un ottima base di partenza, mi sono procurato i disegni tecnici della vettura, ed è scattata l’idea di costruire una replica della macchina. Il telaio e la gabbia di sicurezza è stata eseguita tutta con materiale moderno prodotto dalla OMP costruito sui disegni d’epoca. I vari pezzi recuperati, vedi triangoli sospensioni, mozzi etc, sono stati la base per essere nuovamente ridisegnati e ricostruiti secondo i canoni dell’epoca. Oltre al telaio, tutta la parte sospensioni è nuova, soprattutto per ragioni di sicurezza essendo la vettura impiegata in manifestazioni e competizioni d’epoca. Per i mozzi sono state fatte delle nuove fusioni, poi lavorate con macchine utensili. Tra le varie evoluzioni c’è stato l’uso di uni ball di giunzione al posto di silent-block della prima versione. Per diverse parti sono stati utilizzati pezzi del catalogo Porsche per vetture d’epoca. Sulla ultima evoluzione della 904 venivano montati pinze, impianti e dischi freno delle varie 911. Tra le modifiche ho messo un regolatore della frenata sull’anteriore, non presente all’epoca, ma che serve ad avere una maggiore sicurezza. Il motore originale è un sei cilindri bialbero in testa 2.000 cc, un motore molto delicato che gira altissimo di giri con la potenza tutta in alto. Un propulsore racing con materiali molto costosi. Ho fatto la scelta di equipaggiare a vettura con un motore più semplice, più commerciale, per avere un utilizzo molto più sfruttabile senza avere patemi d’animo di eventuali rotture con conseguenti costi elevatissimi e grosse difficoltà nel reperire i ricambi. Il motore montato è un sei cilindri, in versione 1965. Sempre due litri è una versione a carburatori derivata dai modelli di serie “S” dell’epoca a doppia accensione. La preparazione ha riguardato la distribuzione con una camme ed una fasatura specifica. Il motore ha circa 200 cv a circa 7.500 giri, con una buona coppia, circa 3.000 giri di utilizza ed è decisamente molto più utilizzabile rispetto a quello montato all’epoca. Per la trasmissione è stata usata la scatola del cambio specifica delle vettura, mentre all’interno sono stati rifatti tutti gli organi di trasmissione sempre utilizzando materiale Porsche dell’epoca. La frizione è monodisco con differenziale autobloccante. Gli ammortizzatori sono di Koni a doppio effetto con relative regolazioni, e le sospensioni hanno barre stabilizzatrici sia all’anteriore che sul posteriore. Le carrozzerie sono ricavate dagli stampi donati dall’amico belga, per il posteriore però ho dovuto rifare lo stampo.”
Completata la costruzione dei pezzi e l’assemblaggio di tutte le parti la vettura è stata omologata.
“Finiti i tutti i lavori è stata fatta richiesta alla FIA dove è stata omologata come replica. È stata presa la fiche dell’epoca della Porsche 904 ed in base a quella è stato verificato che la vettura ha tutte le parti che corrispondono a quanto prescritto nella varie versioni realizzate a Zuffenhausen. La vettura è omologata come replica ed identificata come Porsche 904/6 by Orlando n° telaio 001.”
Con questa vettura è possibile partecipare a competizione d’epoca.
“La vettura è stata fatta sicuramente come esercizio e passione, un progetto iniziato nel 2018 e terminato a primavera del 2022 con tante ore di lavoro di personale specializzato. Avendo ottenuto l’omologazione FIA con relativo passaporto tecnico, è possibile iscriverla alle manifestazioni per vetture d’epoca e, nel 2022, ha partecipato al Bergamo Historic Grand Prix ed altre gare storiche; poi sta ai vari organizzatori accettare o no una vettura simile. “
Immagini ©Massimo Campi