Tecnica

Published on Gennaio 15th, 2023 | by Massimo Campi

0

Musée National de l’Automobile di Mulhouse

 

Entrare nel Museo dell’Automobile di Mulhouse è una esperienza unica nel suo genere. La superficie si estende su oltre 20.000 mq ed è all’interno di una ex filanda, quella dei fratelli Schlumpf, che hanno collezionato oltre 120 modelli di Bugatti. Oltre alle creazioni di patron Ettore, all’interno del Museo si possono ammirare ben 560 veicoli, di cui 464 auto di 98 marche diverse.

La storia di questo museo parte dal fallimento delle aziende dei due fratelli, con lo Stato francese che ha deciso di requisire i beni degli Schlumpf ed aprire al pubblico la collezione nel 1982. Le auto si ammirano in un’atmosfera Belle Époque, decorata con 500 repliche di candelabri del Pont Alexandre-III a Parigi che separano le Bugatti dalle varie Rolls Royce, Mercedes, Hispano Suiza, Gordini e tutti gli altri marchi. Dopo i primi anni, arriva una grande ristrutturazione nel 2006 quando il museo, ulteriormente ampliato, viene ribattezzato “Cité de l’Automobile” con l’aggiunta di un piccolo tracciato di 450 metri sul vecchio stadio annesso al museo, per l’annuale Mulhouse Motor Festival e per vari eventi automobilistici. Tre le sale principali, quella grande dove si possono ammirare veicoli che partono dal 1878 al 1918 con i mezzi prodotti dai pionieri dell’automotive. Panhard & Levassor, Peugeot, De Dion-Bouton, Benz & Cie, nomi che hanno creato le prime automobili partendo dalle carrozze trainate dai cavalli con piccoli motori. Si continua con le più famose marche fino ai giorni nostri, ovviamente con una attenzione particolare ai mezzi francesi e tedeschi, ma anche inglesi. Nel museo ci sono anche auto che hanno segnato la storia moderna come Peugeot 205 Turbo 16, Renault 5 Turbo, prototipi degli anni 80 e 90, per terminare con la costosissima e potentissima Bugatti Veyron 16.4. Non possono mancare i richiami alle corse automobilistiche: si inizia con i pionieri e le vetture delle prime competizioni, come il Grand Prix dell’Automobile Club di France, la Targa Florio ed il Gran Premio d’Italia con le Bugatti T13 che vincono la prima edizione del 1921 e vengono subito rinominate “Type Brescia”. Celebrata anche la 24 Ore di Le Mans con la Bugatti T32 Tank e la sua particolare carrozzeria aerodinamica.

Non mancano monoposto “recenti” come la Benetton di Michael Schumacher, la Williams di Alain Prost ed altre vetture iconiche del lontano passato che hanno conquistato importanti vittorie. Tra queste ci sono le varie Bugatti Type 35, ma anche esemplari della Mercedes-Benz W196, Gordini, Maserati, Lancia e la Ferrari 156 di Lorenzo Bandini. Infine c’è la sala “Masterpieces” dove sono riunite 80 auto di lusso tra le più belle degli anni 30, tra cui le famose Bugatti Royale e varie Type 57 alcune disegnate dal figlio Jean.

Immagini ©Massimo Campi

« 1 di 2 »
Print Friendly, PDF & Email

Tags: , , , ,


About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



Back to Top ↑