Storia

Published on Gennaio 4th, 2023 | by Massimo Campi

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Alfa Romeo 33tt8 Stradale per il Giro d’Italia 1975

 

Nel 1975 l’Alfa Romeo conquista la vittoria nel Campionato Mondiale Marche, un titolo tanto inseguito che premia gli sforzi dell’Autodelta e dell’ing. Carlo Chiti dopo tanto lavoro svolto. La pubblicità che ne deriva convincono i vertici dell’azienda di Arese a preparare una nuova vettura per partecipare al Giro d’Italia Automobilistico che rappresentava un evento molto seguito e di grande impatto sui seguaci del marchio del biscione.

All’Alfa Romeo decidono di commissionare la vettura al reparto di Settimo Milanese con un brevissimo preavviso per la realizzazione ed in pochi giorni, sotto la supervisione dell’ingegner Gianni Marelli nasce il progetto T33TT Stradale che aveva ben poco in comune con qualsiasi auto di serie prodotta dall’azienda lombarda.

La vettura è realizzata partendo dalla scocca tubolare della 33TT12 che aveva vinto il titolo mondiale su cui viene installato il motore V8 cilindri con testate a quattro valvole e iniezione meccanica Lucas con la trasmissione tipo 105.80, a sbalzo, non sincronizzato a 5 marce. Il telaio tubolare diventa la base per la realizzazione della versione coupè con il parabrezza anteriore in vetro ed un adeguato spazio per pilota e navigatore, mentre al posteriore c’è un nuovo cofano per ospitare il V8 più alto del 12 cilindri piatto. Per omologare la vettura al via della gara l’ing. Chiti dichiara che era il primo prototipo di una piccola serie di 50 telai che sarebbero stati costruiti da Autodelta, cui sarebbe seguita una serie di 400 esemplari per ottenere l’omologazione dell’auto nel Gruppo 4. Per il Giro d’Italia i rivali dell’Alfa Romeo sono la Fiat con la Abarth 031 e la Lancia con la Stratos aggiornata per Sandro Munari e Lele Pinto.

Per partecipare al Giro d’Italia Automobilistico del 1975, la 33TT3 Stradale ricevette il numero di telaio 78033.114 e la targa Prova MI-1310 ed i test della vettura vengono svolti a Balocco da Jean Claude Andruet, prima della partenza della gara. Il Giro d’Italia Automobilistico parte da Torino, sabato 12 ottobre 1975, e termina di nuovo a Torino, venerdì 17 ottobre.  La competizione prevede una serie di tappe sulle varie piste italiane, Monza, Imola, Misano, Vallelunga e diverse prove in salita lungo il percorso di trasferimento.

La 33 Stradale è al via con l’equipaggio Androuet/Carlotto ed a Monza iniziano i problemi con il motore che non riesce a funzionare regolarmente. I problemi continuano nelle tappe successive a Imola e Misano, comunque la grande potenzialità della vettura permette di conquistare la testa della gara. Nonostante, i problemi al propulsore, la vettura dell’Autodelta riusciva a prevalere sulla Fiat 031 di Pianta-Scabini e la Lancia Strato HF turbo di Munari-Manucci.  Però i problemi al propulsore aumentavano con una perdita d’olio che si faceva sempre più minacciosa. In accelerazione il V8 dell’Alfa emetteva una nuvola di fumo azzurrognolo e durante la tappa a Vallelunga in V8 cede e la 33 Stradale è costretta al ritiro. Una crepa sul basamento aveva procurato una perdita di lubrificante con conseguente azzeramento della pressione provocando la rottura del cuscinetto di banco. Con il ritiro dell’Alfa la terza edizione del Giro d’Italia viene  vinta dalla Fiat Abarth 031 di Pianta-Scabini. L’Alfa rientra mestamente a Settimo Milanese e la 33 Stradale viene abbandonata in un angolo dell’Autodelta fino a quando non viene acquistata successivamente da un collezionista che la restaura.

 

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Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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