Published on Ottobre 18th, 2022 | by Massimo Campi
01992: alla Peugeot l’ultimo Campionato Mondiale Sport Prototipi
Circuito di Magny Cours, domenica 18 ottobre 1992 alle ore 17,45: il campionato del mondo per vetture sport prototipi giunge alla sua fine. Alliot e Baldi tagliano vittoriosi il traguardo con la loro 905 Peugeot ed il campionato del mondo recita il suo ultimo atto dopo 40 stagioni: la FISA (Federazione Internazionale Sport dell’Automobile), capitanata da Max Mosley, ha decretato il suo stop per mancanza di interesse e di partecipanti. La stagione ’92 ha avuto solo sei prove in calendario ed una scarsità notevole di partecipanti che ha avuto il suo culmine nella 500 km di Monza con solo una vettura sotto la bandiera a scacchi.
La Peugeot Sport ha conquistato il suo titolo mondiale con la 905 C, conquistando anche la 24 ore di Le Mans, nuovamente valida per il mondiale, con Derek Warwick, Jannick Dalmas e Mark Blundell. In totale la 905 ha conquistato cinque delle sei gare in calendario. Warwick e Dalmas sono giunti primi anche a Silverstone ed Suzuka, Baldi ed Alliot sono saliti sul gradino più alto del podio a Donington ed a Magny Cours. La classifica mondiale piloti ha visto la vittoria di Jannick Dalmas-Derek Warwick che ha preceduto l’altra coppia Peugeot formata da Alliot-Baldi.
La casa del Leone non ha lesinato niente in questo campionato: ha schierato un team efficentissimo capitanato da Jean Todt, una vettura altamente competitiva e mezzi infiniti. Il mondiale sport doveva già essere sospeso alla fine della stagione ‘91 e solo per merito della Peugeot e della Toyota, che hanno profuso mezzi e uomini, si è riusciti a disputare il mondiale 1992 convincendo la FISA a continuare la serie ancora per un anno. La Peogeot doveva quindi vincere per forza il mondiale, gli investimenti profusi nell’operazione non sarebbero altrimenti stati giustificati.
L’unica avversaria della casa del leone è la Toyota che ha schierato la TS 010, realizzata da Tony Southgate, equipaggiata da un motore 10V di 3,5 litri e gestita in pista dal team Tom’s. Alla Toyota di Geoff Lees ed Hitoshi Ogawa è andata l’unica vittoria non conquistata dalla 905, quella della 500 km di Monza, complice un incidente per problemi ai freni a due giri dalla fine alla vettura francese di Jannick Dalmas mentre era in testa alla gara.
Le altre vetture presenti in campionato non sono mai entrate nella lotta per il titolo. La Mazda, orfana del motore Wankel che non ha potuto più essere impiegato nella serie, ha pensato di acquistare le vetture della TWR campioni del mondo 1991. La Jaguar Xjr 14 ha subito il trapianto del motore con il 10 V Judd al posto del Ford 8 V ed è stata ribattezzata Mazda MXR01. La vettura, gestita in pista dal Team di Hugas De Chaunac, pur ben preparata, non è riuscita ad impensierire i due team principali dotati di mezzi e budget ben superiori. Mediamente alle gare si è assistito a schieramenti di partenza di 12-15 vetture, compreso quelle che partecipano alla coppa FIA, cioè le ex C2 che corrono solo le gare in Europa. La coppa è stata conquistata dal team Chamberlain e dal loro pilota De Lesseps. Anche la 24 ore di Le Mans che notoriamente ha sempre avuto schieramenti elevati, dovendo rispondere alla normativa imposta dalla FISA, ha visto solo 29 vetture al via, e poca affluenza di pubblico, a dimostrazione del fallimento creato con il nuovo regolamento.
È una mesta fine, voluta da Max Mosley e Bernie Ecclestone. La Formula 1 imperversa nello sport automobilistico mondiale, ai grandi costruttori vengono fatti ponti d’oro per correre con le monoposto. Le vetture a ruote coperte non sono però morte, il rilancio delle gare di durata avverrà gradatamente con una nuova apertura alle GT supercar in Europa ed alla barchette in America. La Ferrari mette in campo la nuova F333SP, anche se correrà solo in mani private, ma sarà la vettura che contribuirà a far tornare la voglia ed il pubblico alle gare di durata.
Immagini © Massimo Campi