Published on Settembre 23rd, 2022 | by Massimo Campi
0761, l’ultima March di Hans Stuck
La March 761 nasce all’inizio del 1976 come sviluppo della precedente 751 che aveva vinto il GP d’Austria 1975 pilotata da Vittorio Brambilla. Il problemi della monoposto dell’anno precedente che riguardavano soprattutto freni e sospensioni, erano stati affrontati dal progettista Robin Herd, ma non sempre risolti. La 761 è la terza evoluzione della semplice monoposto che trae origini dalla 741 del 1974, con un irrigidimento delle scocca ed un nuovo posizionamento delle masse radianti, più piccoli ed alti. La filosofia tecnica di Robin Herd è sempre quella delle economie di scala, con la monoscocca in lamiera di alluminio e diverse parti comuni tra F.1 e F.2, il tutto motorizzato dal solito V8 DFV Ford Cosworth e trasmissione Hewland DG400 a cinque rapporti.
Hans-Joachim Stuck, figlio del famoso campione della Auto Union negli anni ’30, inizia a correre con kart alla fine degli anni ’60. Nel 1969 conquista la 24 Ore del Nurburgring con una BMW e nel 1972 vince la 24 Ore di Spa in coppia con Jochen Mass. Nel 1973 inizia la sua carriera nella vetture a ruote scoperte con una March 722 di F.2 e la stagione successiva è vice campione Europeo con quattro vittorie. Il giovane tedesco è pronto al debutta nella massima formula con la March, esordisce in Argentina 1974 e finisce la stagione con due piazzamenti a punti: quarto in Spagna e quinto in Sudafrica con la 741. Per il 1975 la March lo impegna soprattutto in Formula 2, ma nella seconda parte della stagione corre in cinque G.P. al posto di Lella Lombardi.
Il rapporto tra Stuck e la fabbrica di Bicester continua per la stagione 1976. Hans-Joachim continua a correre in F.2 con i motori BMW, ed in F.1 con la nuova 761. Nella formula cadetta conquista due vittorie, entrambe ad Hockenheim, nella massima serie conquista otto punti in campionato grazie ad un quanrto posto a Monaco ed un quinto a Watkins Glen.
La filosofia della casa di Bicester è sempre quella delle monoposto per squadre clienti dove il budget è la prima regola indispensabile per scendere in pista. La March assiste alcune monoposto a livello ufficiale, quella di Hans Stuck, colore arancio con il logo dell’amaro tedesco, quella di Ronnie Peterson che cambia spesso i loghi degli sponsor durante la, stagione e la 761 della Beta Utensili di Vittorio Brambilla.
Oltre a quelle ufficiali, le March 761 vengono acquistate e portate in pista da varie scuderie private. Nel GP d’apertura del 1976 in Brasile, una 761 è al via schierata dalla squadra Lavazza, grazie alla sponsorizzazione del Conte Zanon, con al volante Lella Lombardi che si qualifica con il 22º tempo in prova e termina la gara al 14º posto. Arturo Merzario prende il via della stagione con una 761 sponsorizzata Ovoro. Pochi risultati, numerosi ritiri e solo due GP portati a termine con un nono posto come miglior prestazione al Gran premio di Francia. Nel 1976 il team Sports Cars of Austria organizza un concorso per iscrivere un pilota austriaco al locale GP di Formula 1 al volante di una March 761. Karl Oppitzhauser è il pilota che vince la selezione, ma non viene però accettato in gara con i commissari non lo ritengono abbastanza capace per condurre in sicurezza la monoposto.
Alcune March 761, in versione aggiornata “B” continuano a correre nella stagione successiva, dove viene realizzata, per prova, anche una versione a sei ruote, di cui quattro motrici. L’interesse della March per la F.1 sta terminando, su pressione della BMW, il progettista Robin Herd è ormai concentrato nella realizzazione delle nuove Formula 2. A fine stagione 1976 Ronnie Peterson firma con Ken Tyrrell per correre nel 1977 con la sei ruote P34, anche Vittorio Brambilla, non potendo più avere una adeguata assistenza, passa alla Surtees per la stagione 1977. L’ultima gara di Hans Stuck con la March sarà quella sul tracciato di Kyalami nel 1977. Il pilota tedesco è nell’abitacolo della 761B. Dalla gara successiva, Stuck debutta al volante della Brabham/Alfa Romeo, orfana di Carlos Pace.
Della March 761 vengono realizzati otto esemplari, ed altri quattro in versione 761B, ma alcuni telai della 751 vengono poi aggiornati in versione 761 e continuano a correre in F.5000 e nella serie Aurora. La March 761 è l’ultima monoposto di Bicester a vincere una gara di F.1, in tutto, nell’arco di sette stagioni, sono solo tre le gare mondiali vinte da telai March: nel 1970 la 701 di Stewart vince in Spagna, segue la 751 di Brambilla in Austria ’75 e Peterson a Monza ’76. La monoposto di Bicester rappresenta l’ultima vera vettura clienti, a testimone di una Formula Uno che sta cambiando pelle e tecnologia con l’avvento della wing car ed i motori turbocompressi.
Immagini © Massimo Campi