Formula 1

Published on Settembre 1st, 2022 | by Massimo Campi

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G.P. d’Italia 1952 – 7 settembre 1952 

 

Di Carlo Baffi

L’uscita dalla Formula Uno da parte dell’Alfa Romeo che aveva dominato la scena nei primi due campionati del mondo, spianò la strada alla Ferrari verso la conquista del suo primo titolo iridato. Dominatore assoluto fu il campione milanese Alberto Ascari, figlio del grande Antonio, asso e portacolori del Biscione nei primi anni ’20. Nelle gare precedenti il G.P. d’Italia, “Ciccio”, come era simpaticamente soprannominato Alberto da addetti ai lavori e tifosi, aveva trionfato in 5 gare consecutive ed alla vigilia di Monza, ultimo appuntamento in calendario, era capoclassifica tra i piloti con 36 punti su Farina e Taruffi (entrambi suoi compagni) rispettivamente a quota 24 e 22. Della serie una lotta circoscritta tra i piloti del Cavallino. Le qualifiche consegnarono la pole ad Ascari, il quale precedette nell’ordine Villoresi, Farina e Trintignant: tre rosse ai primi tre posti e poi la francese Gordini a comporre la prima fila. Al via però il più lesto di tutti fu l’argentino Froilan Gonzalez che sulla Maserati prese la testa, dopo esser scattato dalla seconda fila col 5° tempo.

Seguito come un’ombra da Ascari, “El Cabezon” com’era conosciuto il sudamericano rimase davanti per 36 delle 80 tornate previste. Poi al momento del rifornimento fu sopravanzato dalle Ferrari di Ascari e Villoresi. L’argentino si ritrovò quarto, complice anche una ripartenza al rallenty e “Ciccio” concluse vittoriosamente la gara conquistando il sesto successo stagionale e la sua prima e meritatissima corona iridata. Siglò pure il giro veloce col tempo di 2’06”01 alla media di 179,867 km/h, fatto registrare anche da Gonzales (un primato in condivisione) giunto alle spalle del milanese dopo una bella rimonta. Terzo fu Villoresi che precedette Farina, Bonetto e Simon. Al termine delle 2 ore e 50 minuti di gara, Ascari ricevette le congratulazioni del campione del mondo uscente Juan Manuel Fangio, costretto al riposo forzato dopo essersi infortunato a Monza nel mese di giugno. Un vero e proprio passaggio di consegne, visto che l’anno prima era stato proprio il fuoriclasse argentino a vincere la volata mondiale beffando Ascari nell’ultima prova, il Gran Premio di Spagna a Pedralbes.

 

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Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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