Published on Agosto 18th, 2022 | by Massimo Campi
0Stirling Moss vince a Pescara con la Vanwall nel 1957
Il 18 agosto del 1957 si svolgeva il Gran Premio di Pescara che per l’occasione fu dichiarata prova mondiale.
Anno difficile il 1957, con la tragedia della Mille Miglia, un dramma che ha scosso l’opinione pubblica italiana, causando conseguenze nel motorsport. Dopo la morte di De Portago e vari spettatori a Guidizzolo vennero abolite le corse su strada ed alcuni Gran Premi vennero cancellati. Immediatamente ci fu la defezione del Belgio e dell’Olanda.
In quel periodo, oltre a quelle valide per il campionato mondiale, si svolgevano altre corse con le vetture di F.1 e di F.2, tra cui il Gran Premio di Pescara ed in seguito della cancellazione dei due gran Premi, venne svolta proprio a Pescara la settima gara stagionale della stagione iridata 1957, programmata per il 18 agosto.
Il tracciato abruzzese era rinomato come uno dei percorsi per gare automobilistiche più ostici e pericolosi, ma era già famoso: dal 1924 vi si svolgeva la Coppa Acerbo. Il tracciato cittadino che misurava oltre 25 km (25,579 km), è ancor oggi il tracciato più lungo dove si sia mai disputata una gara di Formula 1. Il circuito iniziava nel centro della parte nord della città all’altezza dell’attuale Piazza Duca degli Abruzzi sulla via Nazionale Adriatica in direzione sud per poi girare all’interno e percorrere il rettilineo dell’attuale via del Circuito fino alle campagne circostanti ed ai paesi di Villa Raspa e Spoltore per poi raggiungere quello di Cappelle. Di qui le automobili prendevano la direzione del mare e quindi intraprendevano ad altissima velocità il cosiddetto chilometro lanciato – dove, nel 1950, Juan Manuel Fangio ha raggiunto la incredibile velocità di circa 311,314 km/h – fino ad arrivare a Montesilvano dove poi il circuito svoltava verso sud, sull’attuale via Nazionale Adriatica, dove veniva completato il giro.
Il tracciato presentava grandi difficoltà soprattutto per le precarie condizioni di sicurezza nelle quali veniva svolta la manifestazione anche perché sul percorso si accalcavano folle immense, fino a 200.000 spettatori. Infatti, nel 1934, la giovane promessa Guy Moll vi perse la vita in un tragico incidente.
Al via vennero ammesse le vetture di F.1 e F.2. La Ferrari non inviò nessuna vettura ufficiale: Juan Manuel Fangio era in testa al campionato con la sua Maserati e nessun pilota Ferrari sarebbe stato in grado di insidiarlo. Inoltre Enzo Ferrari era in aperta polemica con l’autorità sportiva che aveva bandito le corse su strada aperta, da anni feudo dei piloti ufficiali ed i molti privati che correvano e vincevano con le macchine costruite a Maranello.
Contro l’asso argentino, che stava conquistando il suo quinto ed ultimo titolo mondiale, c’erano gli altri piloti Maserati e la Vanwall di Stirling Moss. Fangio con la 250F ottenne la pole position, ma la gara vide la vittoria di Stirling Moss sulla monoposto inglese seguito dalle Maserati di Juan Manuel Fangio, Harry Schell e Masten Gregory.
La gara, disputata in una calda giornata estiva, vide la battaglia tra l’asso argentino e quello inglese, fino a quando Fangio finì sull’olio lasciato dalla Ferrari di Luigi Musso con conseguente testacoda e via libera alla Vanwall di Moss.
La XXV° edizione Circuito di Pescara sarà quella più famosa. L’anno successivo viene sospesa sempre in seguito al divieto delle corse su strada, riprenderà nel 1960, con le F.2, per concludere la sua storia nel 1961 con la 4 Ore di Pescara per vetture sport prototipi. La pericolosità del tracciato, le nuove esigenze di sicurezza per gli spettatori e le vetture sempre più veloci decreteranno la fine di questa gara.