Di Carlo Baffi
Metti un mini circuito delimitato da apposite segnalazioni nella piazza di una città. Aggiungi un gruppo di automobiline da corsa a pedali azionate da bimbi animati dalla voglia di emulare le gesta dei mostri sacri della Formula Uno ed il gioco è fatto. Parliamo del “Gran Premio dei Piccoli”, un’idea semplice, originale, accattivante e pure ecologica; molto più della Formula E. Un’iniziativa che forse riporta alla mente dei cosiddetti “diversamente giovani” la loro infanzia, magari quando si sono ritrovati sotto l’albero di Natale un mini-bolide a pedali solitamente di colore rosso con cui poter scorrazzare tra le pareti di casa. Inevitabili gli urti contro qualche mobile con i conseguenti rimproveri di mamma e papà. Bene, archiviata la parentesi amarcord, veniamo all’attualità.
Il progetto porta la firma dell’associazione “Arte Auto Prato” nata nel 2018, il cui presidente è Rinaldo Drovandi. Un campione del volante toscano, la cui brillante carriera annovera numerosissimi trionfi nelle categorie a ruote coperte tra il 1978 ed il 1987. Un curriculum a cui si aggiungono i trofei conquistati anche come titolare della “Tecnica Racing Team”, blasonata scuderia pratese distintasi nell’ambito del Turismo nazionale. E chi meglio di un pilota vincente ed esperto poteva pensare di materializzare i sogni corsaioli dei bimbi? I protagonisti hanno infatti un’età che va dai 6 agli 11 anni. Il programma della manifestazione prevede una divisione in batterie a seconda dell’età degli iscritti: Giovanissimi 6-7 anni, Junior 8-9 anni e Senior 10-11 anni. Il costo d’iscrizione è di soli 10 Euro, dopodichè ogni pilota può prendere confidenza con il proprio mezzo prima della corsa ed ottenere una licenza personalizzata. D’obbligo l’uso di un caschetto da ciclista, che all’occorrenza viene fornito dagli organizzatori.
Il “Gran Premio” non è soggetto a classifiche, della serie l’importante è divertirsi ed a tutti i partecipanti sono assicurati premi e gadget come t-shirt, cappellini, zainetti e le immancabili medaglie. Da sottolineare, oltre all’aspetto ludico, anche quello educativo. I bambini possono prendere parte ed assistere a dei corsi di primo soccorso organizzati dalla Misericordia di Prato e a dei minicorsi di comportamento e sicurezza stradale gestiti dalla Polizia Municipale. Finora sono state disputate tre tappe tra maggio e giugno nei comuni di Montemurlo, Vaiano e Prato, con un ottimo riscontro di iscritti. Un’ottima premessa per il nuovo round previsto il settembre prossimo a Prato e per quelli futuri. Volesse il caso che tra questi piccoli drivers si nasconda un fuoriclasse destinato a fare sfracelli in F.1? A proposito, quanto sarebbe curioso vedere i vari Verstappen, Leclerc ed Hamilton sfidarsi su auto di questo genere? Magari nell’ambito di un evento a scopo benefico allestito su un percorso cittadino da tenersi nei giorni che precedono un Gran Premio. Un challenge goliardico con tanto di qualifiche, gara e perché no, pit-stop in cui quattro meccanici sostituiscono le ruotine delle mini-cars schierate con le livree ufficiali dei team. Ovviamente trattasi di una simpatica provocazione, ma in fondo non del tutto impossibile da realizzarsi. Siamo pronti a scommettere che i primi a divertirsi sarebbero proprio i venti piloti del Circus.