Storia

Published on Giugno 14th, 2022 | by Massimo Campi

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I bocciati

Di Carlo Baffi.

Per qualcuno sono “pericoli pubblici”, per altri “chicane mobili”, termine ancora più inerente al motorsport. Parliamo di quei piloti che a seguito di una condotta in pista pericolosa costellata da troppi incidenti si son visti negare la partecipazione ad un evento, o perfino ad un campionato. E’ molto recente il caso in cui il 62enne francese Philippe Cimadomo è stato escluso dalla “24 Ore di Le Mans”, che ha salutato il dominio della Toyota GR010 Hybrid. Nelle quattro sessioni di prove libere, il driver della TDS Racing X Vaillante è stato protagonista di due incidenti ed un terzo sfiorato. Ha distrutto contro le barriere la sua Oreca 07- Gibson LMP2 numero 13 (quando si dice la scaramanzia…), dopodichè è stato richiamato in direzione gara. Il transalpino ha provato inutilmente a discolparsi, ma a fronte di ulteriori rischi il collegio giudicante ha ritenuto opportuno impedirgli di proseguire nella prestigiosa maratona della Sarthe. Così il suo volante è stato affidato in extremis al 27enne olandese Nick De Vries.

 

Un episodio che riporta alla memoria quanto accadde nel 2006 in Formula Uno. Il bocciato in questione è Yuji Ide, giapponese di Saitama, classe 1975. Reduce da alcuni campionati di F.3 locale, nel Super GT ed essersi classificato secondo nella F. Nippon nel 2005, Ide sbarcò nel Circus ingaggiato dalla neonata Super Aguri. La scuderia fondata da Aguri Suzuki e diretta da Daniele Audetto, storico manager italiano, nonché direttore sportivo della Ferrari nel 1976. A differenza del suo compagno, il connazionale Takuma Sato decisamente più esperto e talentuoso, Ide mostrò subito non poche difficoltà di adattamento nella massima formula; complici pure i problemi del progetto della monoposto appena realizzata. Elementi che aumentarono lo scetticismo dell’ambiente nei suoi confronti. Nei primi due Gran Premi finì ko per motivi tecnici e nel terzo, in Australia, chiuse 13esimo dopo esser partito dal fondo. L’episodio incriminato che pose fine alla sua avventura in F.1, andò in scena ad Imola.

Il 23 aprile 2006, Ide si schierò in griglia all’ultimo posto al fianco di Sato. Allo spegnimento dei semafori scattò in coda al gruppo per percorrere soltanto poche centinaia di metri. Giunto alla staccata della curva Villeneuve portò un attacco alla Midland-Toyota dell’olandese Christijan Albers, ma gli andò male. Colpì la gomma posteriore destra del rivale spedendolo fuori pista. La Midland capottò più volte e s’arrestò capovolta nella sabbia. Grazie al roll-bar, Albers rimase illeso ed uscì autonomamente dall’abitacolo gesticolando polemicamente all’indirizzo del suo tamponatore. L’azione decisamente pericolosa di Ide non passò inosservata agli occhi dei commissari che inflissero una dura reprimenda all’imputato. Ma non finì qui. Su invito della Federazione Internazionale, Ide fu dapprima appiedato e sostituito dal francese Franck Montagny. Poi gli venne revocata la superlicenza che sancì la sua definitiva uscita dal Circus confermando tutti quei iniziali a suo carico. Decisamente diverso quanto accadde a Kimi Raikkonen, anch’egli finito nel mirino degli increduli. Reduce dalla conquista del titolo nel Campionato di Formula Renault d’oltre Manica nel 2000, il 22enne finnico venne contrattualizzato da Peter Sauber per farlo debuttare in F.1 la stagione successiva. Anche in questo caso, nel paddock sorsero parecchie perplessità intorno a quel giovane taciturno con alle spalle soltanto ventun corse in una serie cadetta. Ciò malgrado avesse svolto un ottimo test al Mugello per il team elvetico. La Fia gli concesse inizialmente una licenza per i primi quattro round del 2001. Per tutta risposta, Kimi andò subito a punti a Melbourne e due mesi dopo in Austria, giunse sorprendentemente quarto. La storia avrebbe smentito tutti i detrattori del finlandese che rapidamente confermò il suo immenso talento laureandosi nel 2007 Campione del Mondo al volante della Ferrari. Raikkonen fu l’ultimo a portare a Maranello il titolo piloti.

 

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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