E’ uno degli eventi più aspettati della settimana, parliamo della “Parata dei Piloti” che, come consolidata tradizione, si svolge il venerdì tra le via della città partendo dal centro di Le Mans. Una sfilata con i piloti che vengono ospitati su alcune auto storiche, miste a supercar ed a motociclette. Una festa unica nel suo genere che vede coinvolta tutta la città partendo dalla storica piazza dei Giacobini con lo sfondo della bella cattedrale gotica. L’origine della manifestazione non è neanche troppo antica: ci voleva della buona volontà e anche della tenacia per convincere i team e i piloti rinunciare al riposo del venerdì prima. E anche per far andar d’accordo Automobile Club de l’Ouest e comune di Le Mans. Nel 1993 Philippe Pasteau, consigliere principale dell’educazione al Collège des Sources di Le Mans, sottomise all’ACO il progetto di una parata in città, da organizzare il venerdì della corsa. All’inizio, l’idea venne accolta con un certo scetticismo. Il presidente dell’ACO, Michel Cosson, Jean-Paul Gervais, direttore generale, e Jean-Pierre Moreau, direttore sportivo, esitavano a dare l’avallo a un evento che sarebbe inevitabilmente sfuggito alle logiche della pista. Ma Pasteau andò avanti. Non gli andava giù l’idea di una città morta e deserta alla vigilia della gara. Continuò a sviluppare il progetto di una kermesse gratuita, a beneficio di tutti. L’Hotel de Ville fu più lungimirante, nella persona di Robert Jarry, che forse non comprendeva tutto, ma dette fiducia a Pasteau, suggerendo un itinerario che partisse dalla Maison des syndicats fino al Palazzo dei congressi, arrivando alla stazione. Ma Pasteau aveva in mente un’altra cosa: Place des Jacobins. Dopo un tira e molla, il sindaco concesse l’autorizzazione, a patto di una serie di garanzie per un evento in completa sicurezza. Nel corso di un anno vennero studiati tutti i dettagli (itinerario, logistica, tempistiche) e finalmente, nel giugno del 1995, la prima parata dei piloti prese il via a Le Mans, con quarantamila spettatori assiepati lungo i bordi delle strade. All’epoca non c’erano ancora le barriere ma tutto si svolse senza incidenti e imprevisti. Negli anni successivi la parata crebbe rapidamente, fino a registrare, nel 2011, addirittura 150.000 spettatori. La macchina dell’organizzazione e complessa e inevitabilmente costosa: si parla di un budget di circa 250.000 euro, cui partecipano anche alcuni team, come il Corvette Racing, che ha ottenuto anche di sfilare per primo (i maligni dicono per poter liberare i piloti prima possibile). Negli anni abbiamo assistito alla partecipazione di bande musicali, ballerine brasiliane, gruppi circensi e chi più ne ha più ne metta. Supercar, auto d’epoca e veicoli bizzarri sfilano insieme ai piloti. La parata è ormai un elemento tradizionale, le cui immagini arrivano in tutto il mondo.
Immagini © Massimo Campi