Published on Maggio 30th, 2022 | by Massimo Campi
0Lamborghini Marzal: il futuro nel 1967
Non si può certamente affermare che Ferruccio Lamborghini non fosse un visionario, un uomo che sapeva lanciare tendenze. Raduna nella sua ditta un manipolo di giovani tecnici ed ingegneri e da vita alla Miura, la granturismo che rivoluziona il mondo delle auto ad alte prestazioni, che non si chiamano ancora “supecar”. Ma Ferruccio Lamborghini non si accontenta, nella Miura ci stanno solamente due persone e vuole una vettura a 4 posti, ma che faccia nuovamente scalpore. Tocca ancora alla mano di Marcello Gandini tracciare il design della quattro posti, con linee sempre fuori dal comune ed uno stile verso il futuro. A Santagata si pensa ad una grande coupé con quattro posti comodi, ed è già pronto il nome “Marzal” una razza di tori da combattimento.
La linea ideata dal talento di Gandini è molto avveniristica, viene poi tradotta nella realtà dalla Carrozzeria Bertone. La quattro posti si basa su una forma poligonale con un muso molto lungo, due gigantesche porte ad ala di gabbiano, tetto discendente con la coda tronca nello stile della Miura, Una serie di poligoni sul lunotto creano continuità stilistica, mentre l’abitacolo della Marzal ha una luminosità fuori dalla norma merito dell’enorme parabrezza, super-inclinato, del tetto in vetro. Il telaio si basa su quello della Miura, ma è allungato di 12 centimetri per potere installare i quattro sedili singoli. La plancia è basata su un motivo poligonale a esagono e il colore argentato della pelle dei sedili produce un’atmosfera molto futuristica. Non manca poi un comodo bagagliaio, posizionato all’anteriore, da 311 litri. Per aumentare ulteriormente lo spazio la meccanica è differente e molto meno estrema rispetto alla Miura. Il motore è un sei cilindri in linea di due litri, ottenuto sezionando in due il V12 prodotto a Santagata, sistemato posteriormente a sbalzo, ruotato di 180° come sulla Porsche 911. L’auto risulta lunga 4,45 metri, larga 1,70 metri e alta appena 1,10 metri. Le portiere, molto ampie, sono solo due che si aprono ad ala di gabbiano.
La Lamborghini Marzal è una delle regine del Salone di Ginevra del 1967. Nella seconda metà del maggio successivo, nei giorni del Grand Prix di Monaco, il Principe Ranieri III° e la bellissima Principessa Grace eseguono un giro d’onore della pista del Principato. Però la Marzal non entra in produzione, è troppo costosa, rimane solo una concept car. Lo stile inimitabile e quel giro tra le strade del principato, diventano una grandiosa pubblicità che finisce sulle pagine di tutti i giornali, spendendo molto meno rispetto alla pubblicità diretta.
La Marzal è stata prodotta in un unico esemplare costato alla Casa del Toro 100 milioni di lire, praticamente oltre un milione di euro attuali ed il suo stile è servito per poi realizzare, nel 1968, la Lamborghini Espada con V12 anteriore.
Foto © Massimo Campi