Published on Aprile 23rd, 2022 | by Massimo Campi
023 aprile 1962, pasquetta amara per Moss
Goodwood, Glover Trophy 1962, lunedì di pasqua. Il più acclamato è lui, Stirling Moss, il più veloce, il più amato dalla folla, quello che sembra destinato a diventare il secondo campione mondiale britannico dopo Mike Hawthorn. Ma in un attimo tutto cambia, tutto finisce, finisce drammaticamente la sua carriera alla curva St, Mary, con la sua Lotus che si ribalta nell’erba.
Ci sono due piloti in lizza per la vittoria in quella gara, Stirling Moss e Graham Hill con il folto pubblico assiepato sui verdi terrapieni della pista inglese pronti ad applaudire i loro beniamini. Moss va veloce con la sua Lotus verde pallido, tutto sembra andare bene, ma il cambio inizia a fare le bizze ed all’ottavo giro è ai box con le marce bloccate. Alf Francis, il suo fido meccanico, riesce a sistemare il problema e Stirling, ormai 17° riparte come una furia.
Giro dopo giro supera tutti gli avversari fino a quando arriva alle spalle di Graham Hill. Ha demolito tutti i record sul giro, è in palla, vede la macchina del rivale, vuole conquistare l’ambito trofeo ed il premio per il vincitore, vuole dimostrare che il numero uno è lui.
Graham Hill è all’esterno, Moss è all’interno, i due non si capiscono e la verde Lotus finisce nell’erba ad oltre 250 all’ora. Vola nel prato per oltre 150 metri e finisce nel terrapieno ribaltandosi in una nuvola di polvere.
Stirling Moss non ha le cinture di sicurezza, l’impatto è tremendo e ci vuole oltre mezz’ora per estrarlo dai rottami mentre ha perso quasi subito conoscenza. Il volante gli ha rotto due costole, ha un trauma cranico, perde molto sangue da varie ferite, la situazione è drammatica. Rimarrà in coma per 30 giorni, il suo cervello ha subito varie contusioni sul lato destro. La riabilitazione è molto lunga, dopo mesi ritorna nell’abitacolo di una macchina da corsa, ma subito si accorge di avere paura, di avere perso quegli automatismi e la velocità che lo sempre caratterizzato. Scende dalla vettura, con molta tristezza getta la spugna, la sua carriera è definitivamente finita.
Ritornerà poi a divertirsi con le manifestazioni di auto storiche, ma la sua fama rimarrà inalterata nel tempo e nel cuore dei suoi tifosi