Endurance

Published on Aprile 18th, 2022 | by Massimo Campi

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Il Gruppo “C” debutta a Monza

Il 18 aprile 1982 i nuovi prototipi Gruppo “C” corrono per la prima volta nella 1000 Km di Monza

Il 1982 è l’anno della grande svolta delle gare Endurance. Dopo stagioni con le Silhouette, in pratica le vecchie Gr.5 con le barchette Gr.6, la Fia lancia la nuova categoria tecnica, le Gruppo “C”. Il mondiale endurance cambia radicalmente volto dopo anni di abbandono da parte del pubblico e dell’interesse generale per merito dell’introduzione delle nuove vetture, veloci, performanti, aerodinamicamente efficienti e con una tecnologia che rispecchia le nuove esigenze dell’industria automobilistica.

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L’aspetto nuovo del regolamento gr.C (consumo) sta nella completa libertà di progettazione e nelle dimensioni del motore. Le uniche restrizioni riguardano i consumi: la capacità del serbatoio non può superare i 100 litri e sono autorizzati 6 rifornimenti nelle gare di 1000 km o 6 ore, 12 rifornimenti nelle gare di 12 ore e 25 per la 24 ore di Le Mans. Il consumo per una gara di 1000 km è attorno ai 55 litri/100 km, per Le Mans è circa 48 L/100 km. La formula serve ad equilibrare motori aspirati con motori turbo, per i consumi previsti le potenze dei motori sono nell’ordine dei 600 cv. Sono inoltre prescritte dimensioni minime per il parabrezza e la larghezza interna dell’abitacolo. La vettura deve avere una lunghezza massima di 4,80 m., larghezza max. 2 m., un’altezza compresa tra 1 e 1,10 m ed un peso minimo di 800 kg senza carburante. L’aerodinamica delle vetture può avere l’effetto suolo ma non è consentito l’uso di minigonne. Nelle gare inizialmente vengono ammesse anche le vecchie vetture gruppo 6, senza prendere punti per il titolo costruttori ma solo per quello piloti. La Lancia ha schierato al via la Lancia LC1 Martini una vettura sport gr.6 derivata dalla Beta Montecarlo Turbo che ha vinto alcune gare ma non è riuscita a conquistare il titolo per una serie di circostanze che hanno coinvolto sia Patrese che Alboreto, i suoi due alfieri di punta, assieme a Fabi e Ghinzani.

Ben sette sono state le gare disputate nel 1982, cinque valide sia per il titolo Mondiale Endurance che per quello Piloti (Monza, Silverstone, Nurburgring, Le Mans e Spa)  e le rimanenti valide solo per il titolo piloti (Mugello, Fuji, Brands Hatch). Le gare sono state piuttosto movimentate con interessanti vetture al via. Dominatrice è la Porsche 956 con motore 6 cil. boxer di 2.649 cc sovralimentato, con una potenza di circa 620 cv nelle gare corte e 600 cv per Le Mans. La Porsche si è spesso dimostrata però al limite dei consumi, con i piloti che hanno dovuto spesso rallentare per poter finire le gare. Valida avversaria della 956 di Stoccarda si è dimostrata la Rondeau-Ford, vincitrice nella 1000 km di Monza con Francia e Pescarolo. Nella categoria hanno corso anche la W.M.-Peugeot, la Ford C.100 equipaggiata con il Cosworth di 3,9 litri, la Lola-Cosworth T610 e la Sauber-Cosworth.

La stagione mondiale apre i battenti solo il 18 aprile con la 1000 Km di Monza per permettere alle nuove vetture gr.C di essere pronte in pista. Il primo appuntamento è per la Rondeau M382C-Ford di Henry Pescarolo, Giorgio Francia e Jean Rondeau. Si ritirano le due Lancia-Martini ufficiali, afflitte da vari problemi tecnici. A Silverstone debutta la nuova arma Porsche, la 956 gr.C con Jacky Ickx e Derek Bell. La Lancia, con Patrese-Alboreto, si toglie la soddisfazione di vincere davanti alla Porsche che ha 200 cv in più ma ha i limiti di consumo imposti dal nuovo regolamento e deve rallentare nel finale di gara. Ickx-Bell sono secondi e con i 20 punti conquistati la Porsche è in testa al mondiale. A Monza ha Porsche ha affidato la vecchia 936 preparata per il gr.C ai fratelli Martin e Bob Wollek che, con il settimo posto conquistato, portano 12 punti in casa Porsche. Inizia la lotta per il titolo mondiale, Porsche contro la piccola Rondeau, una lotta che dura tutto l’anno e finisce in appello alla FISA. La Lancia è nuovamente prima sul difficile tracciato del Nurburgring. Riccardo Patrese, Michele Alboreto e Teo Fabi sono primi davanti alla Rondeau di Pescarolo-Stommelen. La Porsche ufficiale non partecipa alla gara di casa, si deve preparare per la 24 ore di Le Mans. Nella gara del Nurburgring la Porsche conquista altri 15 punti con la 930 gr.B di Muller-Hemminger che arriva nona assoluta. Il regolamento stilato dalla FISA ed avvallato dal suo presidente Jean Marie Balestre, prevede che le vetture gruppo B possano prendere punti per il titolo mondiale Endurance ed i punti conquistati al Nurburgring dalla 930 privata  saranno fondamentali per la conquista del titolo da parte della casa di Stoccarda sulla rivale Rondeau. Il costruttore francese si oppone al regolamento, stilato in modo confusionale, tutto finisce in appello ma alla fine Balestre avvalla ciò che ha firmato ed il titolo finisce alla Porsche.

La gara della Sarthe è un trionfo per la Porsche 956 e per Jacky Ickx. La gr.C Porsche conquista le prime tre posizioni e sulla vettura vincente c’è Jacky Ickx. Il pilota belga transita primo sotto la bandiera a scacchi di Le Mans per la sesta volta, un record difficilmente eguagliabile nella maratona francese. Sesta assoluta arriva la Ferrari 512BB di Dieudonne-Baird-Liberd, una vettura privata che riporta l’emblema del Cavallino Rampante nelle gare di durata. Il compagno di Ickx è Derek Bell, alla sua seconda affermazione nella maratona francese. Nella 1000 km di Spa, ultima gara per il titolo Endurance, sono ancora Ickx-Mass a conquistare la vittoria per la Porsche. La Lancia LC1 è terza con Patrese-Fabi.

Finite le gare per il titolo Endurance, rimangono ancora tre corse da disputare per il titolo piloti. Michele Alboreto e Piercarlo Ghinzani sono primi al Mugello dove precedono la vettura gemella di Corrado Fabi ed Alessandro Nannini. Si emigra in oriente, sul difficile tracciato del Fuji in Giappone e Jacky Ickx, in coppia con Jochen Mass, ottiene una importante vittoria. Riccardo Patrese e Teo Fabi giungono alle loro spalle. Michele Alboreto, in testa alla classifica mondiale, subisce una uscita di strada e deve dire addio ai sogni di gloria. La sfida finale si gioca sul tracciato di Brands Hatch, in lotta per il titolo ci sono Jacky Ickx con la Porsche e Riccardo Patrese con la Lancia. Tutto si gioca negli ultimi minuti di gara dove Ickx compie una rimonta ai limiti dell’impossibile su Teo Fabi, compagno di Riccardo Patrese, e vince la gara con un vantaggio di 4 secondi sul rivale italiano.

Il titolo mondiale Piloti è per Jacky Ickx, un pilota sulla scena da oltre 20 anni con un palmares di vittorie da fare invidia a molti. Per il pilota belga, il primo alloro mondiale Piloti è un giusto coronamento ad una carriera sportiva sempre vissuta ai massimi livelli. La prima edizione del Mondiale Endurance ha avuto un esito decisamente positivo rispetto alle edizioni precedenti. Diverse sono state le vetture interessanti in pista come la WM Peugeot, la Lola, la Sauber, e la Aston Martin che ha riportato in pista un marchio glorioso del passato. Tutte queste nuove vetture gr.C non hanno raccolto risultati di rilievo a confronto della Rondeau e della Porsche, ma hanno contribuito a vivacizzare il parco macchine ed a sperimentare nuove soluzioni tecniche.

 Gruppo “C” – Immagini Massimo Campi

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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