Formula 1

Published on Marzo 26th, 2022 | by Massimo Campi

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Paura a Jeddah.

Di Carlo Baffi

Era da poco iniziata la prima sessione di prove libere del Gran Premio dell’Arabia Saudita sul tracciato di Jeddah, quando si è avvertita un’esplosione che ha prodotto una lunga colonna di fumo nero che si è innalzata nel cielo, seguita da un odore di bruciato. Al momento non s’è capito quale fosse la causa, ma successivamente è stato reso noto che a provocare l’incendio è stato un missile che ha colpito una raffineria dell’Aramco (Saudi Arabian Oli Co.), la compagnia petrolifera statale, nonché “global partner” della Formula Uno e main sponsor della Aston Martin. Uno scoppio avvenuto a circa 20 chilometri dal circuito, nei pressi dell’aeroporto della città araba. A rivendicare l’attentato sono stati gli Houthi, i ribelli yemeniti che da anni combattono una guerra sanguinosa, che ha provocato migliaia di vittime. Un episodio che si aggiunge ad altri attacchi portati contro alcune città della parte meridionale del paese. Da sottolineare che già nei giorni scorsi era stato preso di mira un deposito di carburante situato nella stessa zona. Una situazione di grave pericolo che ha ovviamente allarmato il Paddock e che ha causato il posticipo di 15 minuti delle prove libere 2. Tempestivo l’intervento del Ceo del Formula One Group Stefano Domenicali che dopo una riunione col Presidente Fia Ben Sulayem, ha rassicurato tutti:” Le autorità hanno posizionato ogni tipo di sistema per proteggere la zona del circuito e noi ci fidiamo. Ministri ed esponenti del governo sono presenti con i loro familiari. Di conseguenza andiamo avanti col programma.” A fargli eco sono arrivate anche le rassicurazioni del primo esponente della Federazione Internazionale:” Abbiamo avuto riunioni con il capo della sicurezza, con i team principal ed i piloti. Stanno prendendo di mira le infrastrutture e non i piloti. Abbiamo ricevuto garanzie che questo posto è sicuro e lo resterà.” Sta di fatto però che il Circus sta vivendo una situazione a dir poco surreale che indurrebbe a fare non poche riflessioni. Per contro il colosso Aramco sta versando ingenti capitali che fanno molto comodo alla massima formula e di conseguenza i contratti vanno rispettati.

 

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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