Personaggi

Published on Marzo 3rd, 2022 | by Massimo Campi

0

Lella Lombardi: un mezzo punto entrato nella storia

Lella Lombardi, fisico minuto, tanta passione e piede pesante, fino al giorno d’oggi è l’unica donna ad avere scritto il nome tra i piloti che hanno ottenuto punti nella massima categoria dell’automobilismo. Una avventura durata solo poche gare, nella stagione 1975. Inizio in Sudafrica con quella March n.10 più fragile del suo piccolo fisico. A Kyalami la 741 si classifica, ma in gara l’abbandona sul più bello, dopo soli 23 giri, per un banale guasto alla pompa della benzina nella giornata del suo debutto. Alla Race of Champions, nell’umido della pista di Brands Hatch si ammutolisce dopo soli 20 giri. Erano anni che giungere alla fine di una gara spesso era un miracolo, e l’affidabilità meccanica una vera scommessa, molte volte persa.

Per Lella Lombardi la Formula 1 è il grande sogno, cullato da quando era una ragazzina ed è entrata per la prima volta nell’abitacolo di una F.875 Monza. Maria Grazia “Lella” Lombardi, da Frugarolo, piccolo paese in provincia di Alessandria, è figlia di un macellaio. Il debutto con il volante arriva con il furgone del padre quando inizia a portare in giro per le varie province vicine i prodotti di famiglia da vendere. Lella al volante ci sa fare, ha nervi saldi, ma il sogno è la velocità, la piste, le gare. Qualche gara in salita, i kart, basta che ci siano quattro ruote da domare e Lella è pronta.

Ma la pista, il richiamo della pista è troppo forte, si indebita ed arriva il fatidico giorno che varca il cancello di entrata del sacrario monzese. Motore della 500 Giardiniera, un telaio fatto con quattro tubi di ferro, i freni, ovviamente ancora a tamburo. Era il 1965 e Lella fa volare la sua F.875 Monza sui rettilinei, tra la Parabolica e la Variante Junior. Prima gara, si parte ad estrazione, in fondo allo schieramento, Lella mette subito dietro tanti giovani rampolli ed arriva subito davanti. Presto sale sul podio, oltre ad essere veloce è determinata e redditizia, insomma ha la velocità nel sangue come si suol dire. Ama la vita, è sempre sorridente, ma soprattutto ama i motori.

Bisogna salire di categoria, conquista il titolo delle F.850, con quattro successi stagionali, continua a correre nella gare nazionali, ma Lella ama le sfide e varca la Manica andando a correre sui difficili circuiti inglesi nella Ford Mexico, dove viene subito notata dalla stampa per la sua velocità ed i risultati in pista. È ormai una presenza fissa nel mondo del motorsport e come tanti piloti degli anni ’70 appena trova un volante libero corre, saltando da una categoria e da una macchina all’altra. Conquista il quinto posto assoluto in F.5000 la stampa inglese la segue sempre di più, l’obbiettivo è quello della massima formula e finalmente le porte si aprono anche per Lella.

Il 20 luglio 1974 tenta la qualifica nel G.P. di Inghilterra a Brands Hatch, con una vecchia Brabham BT42 privata. Ci sono ben 35 iscritti, ma nel turno di prove finale rompe un semiasse e per il sogno bisogna ancora aspettare. Entra in gioco il Conte Gughi Zanon di Valgiurata, uno dei più grandi mecenati dei piloti tricolori. Si aprono le porte per uno sponsor che finanzia e per una seconda chance. La March Lavazza 751 n.10 inizia la sua avventura nella prima gara della stagione 1975, ma il giorno di Lella Lombardi arriva sul Tracciato del Montjuich che parte con il 24° tempo in prova. È una delle gare più drammatiche della stagione, il circuito ha pochissima sicurezza e la maggioranza dei piloti ha protestato per le condizioni della pista. Al venerdì i piloti decidono di non prendere parte alle prove vista la pericolosità dei guard rails, che poi vengono rinforzati, ma non basta. Emerson Fittipaldi compie tre giri al rallentatore, poi scende dalla macchina e va via, non partirà per protesta. Le Ferrari sono davanti, parte la gara, Brambilla arriva lungo alla prima curva, tocca le due rosse, volano pezzi di monoposto, quelli dietro sgusciano da tutte le parti, ed inizia il casino. Al 25° giro si stacca l’alettone della Hill di Stommelen, la vettura esce di pista, il guard ral non riesce a trattenerla, vola nella folla. Quattro persone perdono la vita, il pilota tedesco ha le gambe a pezzi, la gara viene interrotta. In quella corrida selvaggia la March di Lella continua imperterrita, allo stop forzato è sesta, ma essendo stata interrotta la gara al giro n.29 vengono assegnati solo la metà dei punti. Con quel mezzo punto Lella Lombardi entra nella storia è l’unica donna ad avere ottenuto punti mondiali. Il resto della stagione è solo pieno di delusioni con una vettura spesso ferma e nessun budget per renderla competitiva. Nuovi tentativi nella stagione successiva, ma risultati sempre deludenti, eppure la voglia di correre non è passata.

Le soddisfazioni maggiori arriveranno con le ruote coperte, corre con i prototipi, e con le Turismo. Spesso corre in coppia con Marie Claude Beaumont, con l’Alpine A441 di due litri sono spesso nelle posizioni alte di classifica. Sale sul gradino più basso del podio alla 250 Km di Imola del 1977 in coppia con Anzeloni. Nel 1979 è prima a Pergusa con una Osella-BMW ed alla 6 Ore di Vallelunga. Dopo un deludente 1980 arrivano nuove soddisfazioni nel 1981, in coppia con Giorgio Francia vince al Mugello e seconda a Monza con l’Osella.

Nei primi anni ’80 si dedica al Campionato Europeo Turismo con l’Alfa GTV6 e nel 1988 fonda la sua scuderia Lella Lombardi Autosport. Ma il sogno dura poco e poco prima di compiere 51 anni, il 3 marzo 1992 ci penserà di un male incurabile a concludere il destino di quella piccola donna dal piede pesante con quel mezzo punto entrato nella storia.

Immagini © Archivio Martinotti

Print Friendly, PDF & Email

Tags: , ,


About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



Back to Top ↑