Published on Febbraio 25th, 2022 | by Massimo Campi
0Formula 1: cancellato Gran Premio di Russia
A seguito dei tragici eventi legati all’invasione militare russa in Ucraina e delle sanzioni che l’Ue intende mettere in atto contro la nazione di Vladimir Putin, si sono avute ripercussioni anche nel motorsport. Il primo segnale è arrivato dalla Formula Uno impegnata nella prima sessione di test stagionali a Barcellona, in vista del prossimo mondiale che scatterà il 20 marzo in Bahrain. “Liberty Media” la società che controlla il Circus, ha momentaneamente escluso dal calendario 2022 il Gran Premio di Russia, che avrebbe dovuto disputarsi a Sochi il prossimo 25 settembre. Una decisione presa dopo la riunione delle scuderie a Montmelò, ufficializzata con un comunicato secondo il quale:” Il Campionato mondiale di F.1, si svolge in molte nazioni e porta con se un messaggio di unità tra queste. Stiamo osservando con tristezza gli sviluppi di quanto sta accadendo in Ucraina e auspichiamo una soluzione pacifica in tempi brevi. La Formula 1, la Fia ed i rappresentanti dei team hanno discusso su questi temi e sono giunti alla conclusione comune che è impossibile disputare il Gran Premio di Russia nelle condizioni attuali.” Per ora non si parla ancora di cancellazione ufficiale in quanto lo scenario bellico è in continua evoluzione, ma le possibilità di fare tappa a Sochi sono ad oggi alquanto remote. Questa presa di posizione era presumibile dal momento che allo scoppio del conflitto, il quattro volte iridato Sebastian Vettel (sempre sensibile a quanto accade nel mondo), ha manifestato apertamente la sua intenzione di non correre in Russia. A queste parole han fatto seguito i fatti con il team Haas che è sceso in pista nel terzo giorno di test con la livrea bianca senza i loghi del main sponsor Uralkali ed i colori rosso e blu della bandiera russa. La scuderia statunitense diretta da Gunther Steiner sta vivendo un momento particolare, visto che il budget è coperto dall’azienda russa che fa capo al padre del pilota Nikita Mazepin, il quale ha comunque girato al volante della nuova VF-22. Le ripercussioni scatenate da quest’assurdo e folle attacco russo in Europa, non sono arrivate soltanto dal mondo dei motori. In ambito calcistico, la finale di Champions League prevista a San Pietroburgo è stata spostata a Parigi dall’Uefa. Nella seconda divisione tedesca, lo Shalke 04 (club di Gelsenkirchen), ha tolto il marchio russo della Gazprom (sponsor ufficiale anche in Champions) dalla proprie maglie ed ha allontanato il rappresentante dell’azienda essendo uomo di fiducia di Putin.