Published on Dicembre 23rd, 2021 | by Massimo Campi
0FERRARI: GIOVINAZZI “RUOTA DI SCORTA”, ADDIO PHILIP MORRIS, SANTANDER PREMIUM SPONSOR
Nei giorni scorsi era in calendario la tradizionale cena di auguri a Maranello, l’occasione per un incontro di fine anno con la presenza dei piloti , del top management del team e rappresentanti della stampa. Il Covid che ha colpito Leclerc e, pare, altri componenti del team ha indotto ad annullare l’impegno ufficiale e a costringere Mattia Binotto a una lunga chiacchierata in streaming ,
All’ordine del giorno un bilancio della stagione considerato più che positivo e a suffragio di questa tesi Binotto ha enucleato una valanga di numeri e statistiche su cui si potrebbe discutere a lungo ovviamente spazio al domani che incombe. Grande è l’ottimismo sulla monoposto 2022 su cui sono del tutto inutili le congetture dal momento che sin dai primi test si potrà capire cosa ci riserva la prossima stagione. Qualche scivolone nel suo intervento Binotto poteva almeno evitarselo:” Il che non significa che vincere il Mondiale sia per noi un obbligo”. Forse i tifosi sono di ben altro parere.
Ma ci sono ben altri problemi, vere patate bollenti, che prima o dopo Mattia Binotto dovrà affrontare. Nel finale di stagione è emersa la rivalità interna tra Leclerc e Sainz.
Lo spagnolo ha spesso chiuso davanti al compagno di squadra, dopo un avvio incerto è maturato gara dopo gara pur non eccellendo in qualifica, e soprattutto ha portato punti preziosi che in avvio di stagione non erano messi in preventivo. Al contrario Leclerc ha chiuso una stagione piuttosto opaca, per non dire inconsistente in molte situazioni e alla fine ha patito notevolmente le prestazioni del compagno di squadra.
Ora Sainz vuole riconosciuti i suoi meriti, anche a livello economico, e questo potrebbe ribaltare le gerarchie all’interno del team anche se teoricamente i due piloti sono sullo stesso piano. Per Binotto, già in parte destabilizzato dalle voci su un ipotetico (quasi impossibile) ritorno di Jean Todt, una grana da risolvere al più presto prima che la situazione si incancrenisca.
Il ruolo di terzo pilota sarà affidato ad Antonio Giovinazzi che sarà impiegato regolarmente al simulatore e presenzierà come pilota di riserva a tutti i Gran Premi. Nel caso di contemporaneità con gare del mondiale di Formula E cui Giovinazzi partecipa con il team Dragon –Penske il ruolo di riserva sarà ricoperto da Mick Schumacher. Qualora uno dei due piloti Haas dovesse dare forfeit allora il volante sarà del pilota italiano che è così riuscito a mantenere, come sperava, un piede in Formula 1 anche se il ruolo di “ruota di scorta” è garanzia di nulla. Almeno è uscito dall’orbita della Sauber che gli ha fatto patire le pene dell’inferno per tutta la stagione.
BYE BYE PHILIP MORRIS, BIENVENIDO DE NUEVO SANTANDER
Lo storico rapporto Ferrari –Philip Morris che durava ininterrottamente da 48 anni è arrivato ai titoli di coda. Eppure era uno sponsor mugnifico dato che l’ultimo “contributo “ ammonta a ben 125 milioni. Evidentemente qualcosa si è rotto, un qualcosa che probabilmente sono in pochi a conoscere e sull’argomento bocche rigorosamente cucite tanto che, secondo alcune gole profonde, c’è il sospetto che ci sia stato l’intervento di qualche “manina” da ricercarsi tra chi, in tempi più o meno lontani, è stato cortesemente accompagnato ai cancelli di Maranello.
Morto un re…w il nuovo re….
La Ferrari ha ufficializzato l’accordo con Santander, che diventa premium sponsor del Cavallino. La banca spagnola e la scuderia di Maranello avevano già stretto una partnership, grazie ai buoni uffici di Fernando Alonso, durata dal 2010 al 2017, ma dal prossimo anno il marchio tornerà ad apparire sulla Rossa. L’accordo, oltre alla Formula 1, include le attività della Ferrari Driver Academy e il campionato Endurance. “Siamo molto entusiasti di lavorare di nuovo con la Ferrari e di sostenerla nella transizione verde – ha detto Ana Botin, CEO di Santander -. Santander è pienamente impegnata ad affrontare il cambiamento climatico, e come fornitore leader di finanziamenti in Europa nel settore auto, siamo determinati ad aiutare l’industria automobilistica a diventare sostenibile. La nostra nuova partnership con la Ferrari accelererà questo progetto”.
John Elkann, presidente della Ferrari, ha sottolineato: “È un onore collaborare di nuovo con un’istituzione finanziaria globale come Santander, che è impegnata in un’attività bancaria responsabile e ha dimostrato la sua leadership nel finanziamento delle energie rinnovabili e nei servizi di consulenza ESG in tutto il mondo, non vediamo l’ora di collaborare con loro per raggiungere il nostro obiettivo chiave di diventare carbon neutral entro il 2030 in merito alle emissioni. Crediamo che la Formula 1, con le sue innovazioni e i suoi sviluppi tecnologici, porterà benefici alla nostra industria e, in definitiva, alla società”.(Ale.Fanin.)
INTANTO L’AD BENEDETTO VIGNA ….FA PIAZZA PULITA
La Ferrari implementerà un nuovo assetto organizzativo, coerente con i suoi obiettivi strategici di esclusività, eccellenza e sostenibilità. Tre membri del Senior Management Team termineranno la loro collaborazione con Ferrari per perseguire nuove opportunità: Nicola Boari, Chief Brand Diversification Officer, Michael Leiters, Chief Technology Officer, e Vincenzo Regazzoni, Chief Manufacturing Officer.
“Il mio sentito ringraziamento va a Michael, Nicola e Vincenzo per il grande contributo che nel corso degli anni hanno dato alla leadership e alla crescita della Ferrari” – ha dichiarato il CEO Benedetto Vigna – “Grazie anche al loro impegno siamo pronti a cogliere le molte, nuove opportunità di fronte a noi mentre costruiamo la prossima era della nostra straordinaria Società”.
La nuova struttura favorirà ulteriormente l’innovazione, ottimizzerà i processi e accrescerà la collaborazione sia interna che con i partner. Sarà basata sulla promozione di talenti interni e sull’inserimento selezionato di nuove competenze, che sono state tutte identificate e che entreranno in Società a partire da gennaio 2022.(Comunicato Ferrari)