Formula 1

Published on Settembre 6th, 2021 | by Massimo Campi

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Zandvoort: Verstappen domina nello stadio di casa.

 

Di Carlo Baffi

Marcia trionfale dell’olandese della Red Bull, che parte dalla pole e trionfa davanti al suo pubblico. Hamilton è secondo davanti al compagno Bottas. Le Ferrari si piazzano al quinto e settimo posto, rispettivamente con Leclerc e Sainz. Nel mondiale piloti Verstappen torna al comando con tre lunghezze di vantaggio su Hamilton. Tra i costruttori la Mercedes resta davanti portandosi a dodici punti sui rivali di Milton-Keynes, mentre il Cavallino sale in terza posizione.

La Formula Uno ritrova il Gran Premio d’Olanda che mancava dal 1985, ben 36 anni fa. In quell’occasione s’impose Niki Lauda, detentore del suo terzo titolo mondiale, al volante della McLaren. Per la precisione fu l’ultima vittoria in carriera del campione austriaco. Il circuito era, così come oggi, quello storico di Zandvoort, il cui restiling porta la firma di un progettista ci casa nostra, il 45enne di Reggio Emilia Jarno Zaffelli. Un tracciato lungo 4259 metri che presenta curve insidiose, delle quali alcune inclinate. Rispetto alla domenica precedente splende il sole sulla pista in riva al Mare del Nord. In pole position c’è l’idolo di casa Max Verstappen, per la gioia dei 70mila fans che gremiscono le tribune. L’entusiasmo è alle stelle con tifo da stadio e fumogeni ovunque, accompagnato a suon di musica techno della canzone dedicata a “Super Max” cantata in coro dai tifosi. Al fianco della Red Bull, a soli 38 millesimi, c’è il leader della classifica ploti nonché diretto rivale nella lotta al titolo, Lewis Hamilton sulla prima delle “Frecce Nere”. La seconda, quella di Valtteri Bottas, è subito dietro affiancata dall’Alpha Tauri di Pierre Gasly. Terza fila per le Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, che precedono Antonio Giovinazzi, bravissimo con l’Alfa Romeo ed Esteban Ocon con l’Alpine. Grande delusione per Sergio Perez (fresco del rinnovo con la Red Bull), escluso in Q1 e che parte dalla pit-lane, come Nicholas Latifi sulla Williams. Da sottolineare il ritorno in griglia di Robert Kubica, al volante dell’Alfa Romeo, che deve sostituire Kimi Raikkonen assente perchè positivo al Covid-19. Il bravo driver polacco, che ha disputato la sua ultima gara ad Abu Dhabi nel 2019 sulla Williams, scatterà dalla nona fila col 18esimo tempo. D’altronde è salito sulla C41 solo sabato mattina. Allo spegnimento dei semafori rossi, Verstappen tiene bene la testa salutato da un boato davanti ad Hamilton, Bottas, Gasly, Leclerc, Sainz, Alonso (grande start per lui) e Ocon. Giovinazzi invece perde tre posizioni e scivola al decimo posto. Al terzo passaggio, Verstappen vanta già 2”4 su Hamilton e cerca di allungare. Problemi invece per Perez, che cinque giri dopo deve riparare ai box, complice uno spiattellamento in frenata nel tentativo di superare Mazepin. Il messicano riparte con le medie. Hamilton però non intende alzare sin da subito bandiera bianca e fa segnare il giro più veloce cercando di non perdere terreno dal capofila, che però replica con la tornata più rapida al passaggio 14 portando il proprio margine a 3”5. Sei giri dopo, il box Mercedes decide di anticipare la sosta di Lewis, facendolo ripartire con le gomme medie. Pronta la risposta del team di Chris Horner, che marca a uomo la “Stella a Tre Punte”. Si ferma quindi Max, che riparte con le medie. Passa così a condurre Bottas il quale vanta 10” di vantaggio su Verstappen e 12” su Hamilton. Verstappen fa segnare tempi più veloci rispetto al finnico, ma deve guardarsi da Hamilton portatosi a un secondo e cinque. Alla 29esima tornata, l’olandese è negli scarichi di Bottas che inutilmente cerca di favorire la rimonta del compagno. Sul rettilineo del traguardo, “Mad Max” ha la meglio su Valtteri che viene superato anche da Hamilton. Al finlandese non resta che effettuare la sosta e tornare in pista con le medie.

Il duello tra i primi due si gioca ormai solo sulla strategia. Prosegue senza colpi di scena e complice i doppiaggi, il gap di Hamilton sale a 2”4.  Nelle retrovie intanto, si segnala il pit-stop di Leclerc che rientra con la mescola dura. Giovinazzi va ai box per la seconda volta a causa di una foratura, mentre Vettel va in testacoda durante l’attacco a Mazepin. Episodio che costringe Bottas ad alzare il piede per evitare la collisione con l’Aston Martin. Siamo al giro 39 dei 72 in programma ed i tecnici Mercedes giocano nuovamente d’anticipo e richiamano Hamilton per un nuovo pit-stop. Ancora pneumatici medi per l’eptacampione, che però riprende la marcia trovandosi alle prese con dei doppiaggi. Situazione che non aiuta la rimonta del britannico. Verstappen infatti fa capolino in pit-lane, riparte con le dure e mantiene il comando con 3”2 su Lewis. Intanto abbandona Tsunoda per problemi alla power unit Honda. La classifica alla 50 esima tornata vede Verstappen primo, poi Hamilton, Bottas, Gasly, Leclerc, Sainz, Alonso, Ocon, Norris, Ricciardo e Perez. Entrati nella fase finale della corsa, il campione del mondo in carica cerca di giocarsi il tutto per tutto e forza l’andatura avvicinandosi alla RB16B numero 33: è a 1”8 quando restano 15 giri da affrontare. Cinque passaggi dopo, il ritmo di Lewis inizia però a produrre problemi sulle sue Pirelli, il cui grip crolla premettendo a Verstappen di allargare il divario a 4”. E’ in pratica l’epilogo del Gran Premio. Ad Hamilton non resta che accontentarsi del secondo posto. Più indietro si accende la bagarre tra Perez e Norris. C’è in palio la nona posizione e “Checo”, molto deciso passa la McLaren del britannico che cerca di ostacolarlo. Quando mancano quattro tornate alla fine, Bottas effettua una nuova sosta per “calzare” le soft. E mentre Verstappen procede nella sua marcia trionfale, riducendo il ritmo, il finnico fa segnare il giro veloce. Allora Hamilton agisce di conseguenza fiondandosi ai box per montare a sua volta le gomme rosse. Ovviamente Lewis, cercando di limitare i danni in prospettiva della classifica, vuole a tutti i costi siglare il passaggio più rapido e prendersi il punto addizionale. Mossa che puntualmente porta i suoi frutti. Verstappen transita vittoriosamente sotto la bandiera a scacchi nel tripudio generale; della serie cronaca di una vittoria annunciata. Hamilton è dietro, precedendo Bottas. Gasly è ottimo quarto, Leclerc quinto. A seguire Alonso, che ha avuto la meglio su Sainz, Perez, Ocon e Norris a chiudere la top ten. Apoteosi sul podio per “Super Mad Max” che nel dopo corsa dichiara:” Sono molto contento di aver vinto e riconquistato la testa del campionato. E’ una giornata straordinaria e godermela con questo pubblico è davvero incredibile. Le aspettative erano alte e non è stato un compito semplice. La Mercedes ha cercato di renderci la vita difficile, ma siamo riusciti a gestire tutto al meglio.” L’olandese ha disputato un Gran Premio pressochè perfetto: le premesse s’erano viste con il giro-pole del sabato. L’unica nota stonata per la Red Bull è arrivata da Perez. Già a Spa il messicano aveva compromesso la sua gara finendo contro le barriere nel giro di posizionamento, ma c’era l’attenuante del diluvio. Ma in Olanda è andato in crisi con una pessima qualifica ed in partenza ha rovinato le gomme con un’inchiodata che l’ha costretto ad una sosta non preventivata. Alla fine è giunto ottavo da ultimo. Meglio che niente, però da “Checo” ci si attende molto di più. E veniamo alla Mercedes. Il team di Toto Wolff ci ha provato in tutti i modi a vendere cara la palla giocando sulla strategia, ma ribaltare un risultato già scritto era praticamente impossibile. Alla fine le Frecce Nere hanno limitato i danni e se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, il vantaggio nel campionato costruttori è aumentato. Certo, Hamilton non è più primo tra i piloti. E’ sotto di soli tre punti e la stagione è ancora lunga e può riservare ancora sorprese. L’inglese aveva iniziato il fine settimana con il miglior tempo il venerdì mattina, poi nella seconda sessione di libere ha percorso solo tre passaggi per poi parcheggiare la sua W12E per un calo di potenza. Un inconveniente che l’ha messo un po’ in salita, ma in corsa ha dato il massimo:” Max ha fatto un ottimo lavoro – confessa “Hammertime” nel dopo gara – ed era più veloce di noi. E’ stata dura nel traffico, era molto difficile orientarsi. Inseguire chi ti sta davanti non è semplice su questa pista.” Il fuoriclasse britannico ha poi speso lodi per il tracciato olandese “old-style” e per il pubblico. Decisamente buono anche il lavoro di Bottas, che ha conquistato punti importanti per la scuderia. In merito alla Ferrari, le libere 2 avevano illuso i tifosi, con Leclerc primo e Sainz secondo. Lo spagnolo avrebbe poi commesso un errore con collisione contro le barriere il sabato mattina, costringendo i meccanici ad una corsa contro il tempo per mandarlo in pista nel pomeriggio. Nelle qualifiche le rosse sono approdate in terza fila e non è cambiato molto nell’ordine d’arrivo. Discorso che vale anche per i primi cinque, che hanno concluso come sono partiti. Solo Alonso ha arpionato un sesto posto, ai danni di Sainz, dopo essersi qualificato nono. Il gran capo Mattia Binotto s’è detto soddisfatto:” Questa era una pista che poteva rappresentare una grossa insidia per noi, in particolare per il consumo dei pneumatici. Potevamo rischiare una situazione simile a quella del Paul Ricard.” Ricapitolando grazie a questo perentorio successo, Verstappen torna a guidare il mondiale piloti con 224,5 punti contro i 222,5 di Hamilton. Bottas sale terzo a 123, superando Norris (114) autore di un corsa non certo esaltante. Troviamo poi Perez (108), Leclerc (92), Sainz (89,5), Gasly (66), Ricciardo (56), Alonso (46), Ocon (44), Vettel (35), Tsunoda e Stroll (18), Russell (13), Latifi (7), Raikkonen (2), Giovinazzi (1). Nella classifica costruttori invece, la Mercedes mantiene la leadership a quota 344,5, allungando sulla Red Bull, a quota 332,5. Al terzo posto sale la Ferrari con 181,5 punti davanti alla McLaren (170). L’Alpine-Renault è quinta (90), davanti all’Alpha Tauri (84). A chiudere: l’Aston Martin (53), la Williams (20) e l’Alfa Romeo (3). La Haas resta il fanalino di coda a quota zero. Ora il Mondiale s’appresta a far tappa a Monza, dove domenica prossima andrà in scena il Gran Premio d’Italia. Sul velocissimo tracciato brianzolo si scriverà un altro capitolo della sfida al vertice tra Verstappen ed Hamilton: lotta infinita tra Mercedes e Red Bull. Da considerare che ci sarà anche la variabile della seconda Sprint-Qualifyng dell’anno, che stabilirà lo schieramento di partenza. In casa Mercedes si vocifera che sia imminente l’annuncio della coppia di piloti per il 2022. George Russell, giunto solo 17esimo (a due giri) a Zandvoort dovrebbe ereditare il volante di Bottas, il cui destino pare segnato.

 

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Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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