Formula 1

Published on Settembre 1st, 2021 | by Massimo Campi

0

G.P. Belgio: parla Domenicali

Il CEO del Circus replica alle accuse dopo la gara-farsa di Spa. Di Carlo Baffi

Non si sono ancora placate le polemiche in merito alla brevissima passerella dietro la safety-car, che ha fatto calare il sipario sul Gran Premio del Belgio di domenica scorsa, condizionato da un diluvio incessante. Una decisione sulla quale, è proprio il caso di dire sono piovute tantissime critiche. Sotto accusa i vertici del Circus che a detta di molti hanno agito seguendo una logica commerciale, in virtù della quale a fronte dei passaggi che coprivano la distanza minima prevista dal regolamento e l’assegnazione di metà dei punti, l’evento poteva dichiararsi svolto (seppure in maniera alquanto anomala causa forza maggiore). Circostanza che non da diritto agli spettatori di avere alcun rimborso del biglietto acquistato. S’è parlato di farsa e di mancanza di rispetto per il pubblico che pazientemente ha atteso per ore e ore l’inizio di una gara che in sostanza non s’è mai svolta. Anche piloti del calibro di Hamilton e Vettel hanno espresso pubblicamente il rammarico per quanto successo, perorando la causa degli appassionati presenti e puntando l’indice sui soldi. Ebbene Stefano Domenicali A.D della F.1 ed esperto manager del motorsport, è tornato sull’argomento cercando di fare chiarezza.” Quando sento che c’è stata una discussione di tipo commerciale dietro la soluzione presa, dico che non è assolutamente vero. Quando parliamo di gare c’è una responsabilità, ci sono delle procedure e queste cose non sono assolutamente collegate.” Domenicali ha inoltre sottolineato che “Liberty Media”, la società che gestisce la massima categoria, aveva già ricevuto la tassa d’iscrizione al calendario da parte degli organizzatori belgi. Gioco forza, la responsabilità di risarcimento ricadrebbe su questi ultimi, anche se i vertici del Circus si dicono pronti ad offrire un aiuto in merito a rimborsi o ad altre forme di compensazione. Il CEO dei Gran Premi, ha ovviamente sottolineato il suo rincrescimento per la gente :”….ma le decisioni prese dalla direzione gara sono state assolutamente corrette. C’era la volontà di correre e c’era la possibilità di un miglioramento delle condizioni climatiche. Non è un problema di giri percorsi, ma di condizioni avverse, in cui non si può agire.” E questo è un elemento che tira in ballo la sicurezza, su cui c’è poco da obiettare. Dunque, per ora, non ci resta che attendere l’evoluzione di questa vicenda, che finora ha danneggiato l’immagine della Formula Uno.

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Tags: , ,


About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



Back to Top ↑