Personaggi

Published on Giugno 6th, 2021 | by Massimo Campi

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E’ MANCATO MANSOUR OJJEH

Di Carlo Baffi

Si è spento a 68 anni nella sua abitazione di Ginevra, dopo una lunga malattia, Mansour Ojjeh. Imprenditore medio-orientale figlio di madre francese e padre saudita, personaggio storico e carismatico della Formula Uno. Era entrato nel Circus sul finire degli anni ’70, quando insieme ad altri munifici sponsor arabi, Ojjeh titolare del marchio Tag ( Techniques d’Avant Garde fondata dal padre Akram), finanziò la Williams facendole fare il salto di qualità. Nel 1980 infatti, la scuderia di Sir Frank e Patrick Head vinse il titolo mondiale piloti con l’australiano Alan Jones. Traguardo bissato nel 1982 con il finnico Keke Rosberg.  Ma proprio in quell’anno, Mansour Ojjeh lasciò il team di Grove cedendo alle lusinghe della McLaren, che aveva iniziato un nuovo corso sotto la proprietà di Ron Dennis. I primi risultati dell’avvento di questo manager inglese (ex-meccanico di Rindt e Brabham e poi fondatore della Rondel in F.2) s’erano già visti nell’81, quando John Watson portò al successo la prima monoposto in carbonio della storia. Un risultato che proiettò la F.1 nel futuro, grazie a questa rivoluzionaria idea  di John Barnard, messa in pratica grazie anche alla collaborazione, con la Hercules. Grazie anche ai finanziamenti di Ojjeh, la McLaren entrò in una nuova dimensione. Spostò la sua sede a Woking, in un’area di circa sei mila metri quadrati, dove la factory era in grado di produrre le proprie vetture ad eccezione del propulsore e degli ingranaggi del cambio. Proprio in quegli anni la presenza della Tag fu determinante, permettendo alla McLaren di sviluppare il nuovo motore Porsche V6 da 1,5 litri, che nel triennio ’84,’85 e ’86 spinse i bolidi biancorossi alla conquista del titolo mondiale, prima con Lauda (tornato alle corse nell’82) e due volte con Alain Prost. Fu in quel periodo la trasformazione della McLaren in una holding, di cui facevano parte due società: la Tag-McLaren Marketing Service Ltd.e la Tag McLaren Research Ltd. Questo per effetto dell’acquisizione del pacchetto azionario di Barnard da parte di Ojjeh, che sarebbe restato fedelmente al fianco di Dennis. Col tempo però, il rapporto tra i due andò via via deteriorandosi e culminò con la rottura, quando l’inglese cercò di acquisire il controllo totale della factory. Una scalata che fu fatale a Dennis messo alla porta nel 2017. Ojjeh invece rimase detenendo il 15% del pacchetto azionario insieme al fondo facente capo allo sceicco del Bahrain.

 

 

 

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About the Author

Perito meccanico, fotografo, giornalista, da oltre 40 anni nel mondo del motorsport. Collaborazioni con diverse testate e siti giornalistici del settore.



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