Formula 1

Published on Ottobre 25th, 2020 | by redazione

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G.P. Portogallo 2020

Record di vittorie per Hamilton – di Carlo Baffi

Con il successo nel Gran Premio del Portogallo, Lewis Hamilton stabilisce il nuovo record di vittorie in F.1, ben 92, superando Michael Schumacher. Un primato facilmente pronosticabile visto anche l’inossidabile dominio Mercedes. Un’affermazione che però non è stata così semplice per il fuoriclasse britannico, che ha dovuto sudarsela in particolare nella prima parte della gara. Al di là di questo nuovo primato che entra negli annuari, va rimarcato, finalmente, il fine settimana positivo della Ferrari. Charles Leclerc è giunto quarto, mantenendo la posizione di partenza e mostrando che gli aggiornamenti sulla SF1000 cominciano a dare i primi frutti: un’iniezione di ottimismo per il clan del Cavallino che ci voleva. Ma veniamo alla cronaca. Il Circus torna in Portogallo dopo 24 lunghi anni, scegliendo come sede l’Autodromo Internacional do Algarve a Portimao. Una pista lunga 4.653 metri, inaugurata nel 2008, caratterizzata da saliscendi e curve impegnative, che alla fine è stata apprezzata da tutti i piloti, che hanno dato spettacolo con non pochi sorpassi. Del resto il tracciato portoghese, alquanto differente dai cosiddetti “Tilkodromi”, ha un po’ rimescolato le carte in tavola visto che la F.1 non ci aveva mai corso. La giornata si presenta nuvolosa con vento particolarmente insistente e l’asfalto è decisamente più freddo del giorno prima. Sulle tribune, nonostante lo stato di emergenza per la pandemia di Covid-19, si registra un folto pubblico, stimato intorno alle 45 mila unità.

In prima fila c’è Hamilton, che ha arpionato la sua 97esima pole nel finale delle qualifiche, beffando il suo compagno Valtteri Bottas. Subito dietro troviamo Verstappen e Leclerc, poi Perez e Albon. Allo spegnimento dei semafori si scatena la bagarre, favorita anche dalle prime gocce di pioggia che rendono umido l’asfalto. Hamilton mantiene la testa, Verstappen scavalca Bottas che però si ripiglia immediatamente  il secondo posto. L’olandese viene a sua volta attaccato da Perez, cerca di replicare finendo per urtare il messicano che va in testa coda. Subito dietro spuntano minacciose le McLaren di Sainz e Norris che hanno avuto la meglio su Leclerc. Complice il contatto con la Racing Point, Verstappen perde terreno e cede il passo alle due monoposto arancioni. L’iberico, favorito anche dalle gomme soft, è scatenato e raggiunge le Mercedes, che nel frattempo si sono scambiate le posizioni, con Bottas nuovo leader. Sainz sorpassa Hamilton che sta correndo in difesa. Malgrado la pista viscida sia un suo terreno di caccia, l’inglese non intende correre rischi inutili. Una volta secondo, Carlos si porta negli scarichi di Bottas e va al comando. Dunque un primo giro infuocato, in cui non manca di mettersi in luce pure Kimi Raikkonen. A 41 anni suonati, il finnico è partito sedicesimo e dopo la prima tornata è già sesto sulla sua Alfa Romeo. Un recupero che conferma una volta di più il suo grande talento e che entra di diritto nella storia, come altre sue imprese. Sainz cerca di allungare, ma le gomme medie delle Mercedes iniziano a migliorare il loro grip ed ecco che al settimo dei 66 passaggi previsti, le Frecce Nere si riportano in testa. Tre giri dopo, il driver della McLaren viene infilato da Verstappen, che dopo essere stato “graziato” per la toccata con Perez, sta forzando il ritmo. Ora dietro la MCL 35 c’è Leclerc che ha scavalcato Raikkonen e si dimostra più competitivo del solito. La gara prosegue e i duelli non mancano, come quello tra Stroll e Norris. Il canadese porta il suo assalto all’esterno ma si gira dopo aver danneggiato l’ala del britannico: entrambi finiscono ai box. Una mossa azzardata che compromette la domenica di Lance; prima di ritirarsi dovrà scontare due penalità. Arriviamo così alla tornata numero venti, che segna la svolta della corsa. Hamilton ha ormai nel mirino Bottas ed una volta sul rettilineo di partenza apre il DRS ed alla curva uno torna primo e inizia la sua fuga. Alle spalle dei due battistrada, mentre la pioggia prosegue ad intermittenza, ci sono Leclerc, Verstappen (che s’è già fermato passando dalle soft alle medie), Ocon, Perez, Russell, Ricciardo e Gasly. Nelle retrovie Raikkonen, finisce ancora sotto i riflettori in un corpo a corpo con Sainz, difendendo la decima piazza. Il futuro pilota della Ferrari, avrà la meglio alla 34esima tornata, sudando non poco. Battaglia ruota a ruota anche per il quinto posto tra Perez e Ocon; da notare la rimonta di  “Checo”, finito dietro dopo il via. Al 35° passaggio, Leclerc va ai box e opta per le gomme dure, imitato dalla Mercedes sei tornate dopo. Entra prima Lewis, poi è la volta di Valtteri. Al termine delle soste la situazione è questa: Hamilton è davanti con oltre 13” di vantaggio su Bottas, a seguire Verstappen, Leclerc, Perez, Ocon e Ricciardo. Quando il Gran Premio entra nella fase finale le posizioni di vertice sono ormai ben definite. “Hammertime” allunga, fa segnare il giro più veloce e toglie ogni speranza al suo diretto inseguitore, il quale deve fare attenzione a non perdere terreno nei confronti di Verstappen, mai domo. Leclerc procede quarto cercando di conseguire un obiettivo incoraggiante per la rossa. Alle spalle di Charles invece è ancora lotta aperta, con Perez impegnato a respingere le incursioni di Gasly e Sainz. Al penultimo passaggio il francese dell’Alpha Tauri attacca la RP20. Il messicano inizialmente chiude la porta, ma poi a pochi chilometri dal traguardo capitola, anche nei confronti di Sainz.

La bandiera a scacchi sancisce la doppietta Mercedes (Bottas chiude ad oltre 25” dal battistrada) ed il terzo gradino del podio per la Red Bull di Verstappen, staccato di 34” e 508 ( l’olandese non poteva fare di più). Leclerc, anche se arrivato con un ritardo di 1 minuto e 05, può dirsi soddisfatto di quanto capitalizzato e guardare al prossimo round di Imola con fiducia. Vista la crisi, il commento del monegasco è eloquente:” E’ la miglior gara del 2020. Stiamo migliorando.” Per il resto del gruppo, classificatosi ad un giro, va evidenziato il buon quinto posto di Gasly. A completare la top ten Sainz, Perez, Ocon, Ricciardo e Vettel. Il tedesco della Ferrari, era partito col 15° tempo e ha cercato di recuperare. Le sue difficoltà nel guidare la SF1000 sono note. Seb non le nega e gli va dato atto di quanto dichiarato sabato al termine delle qualifiche:” Charles ha più classe, mi batte perché è superiore.” Un’ammissione di rara onestà, soprattutto perché riguarda il compagno di scuderia, che per un pilota resta sempre il primo avversario da battere. Dietro la rossa del quattro volte iridato è giunto Raikkonen, autore di una vera e propria gara da incorniciare. Inutile descrivere la gioia del vincitore, che una volta uscito dalla W11 in parco chiuso, ha abbracciato calorosamente il padre Anthony, tornato dopo tempo sui campi di gara. Nel commentare la sua nuova impresa, l’esacampione non ha nascosto una comprensibile emozione. Ha elogiato il team ed il grande lavoro che svolge ed ha confessato:” …ci vorrà tempo per capire quello che sono riuscito a fare, mi sto godendo questo momento, ma fatico a trovare le parole per descriverlo.” E con cinque appuntamenti ancora da affrontare  ci sono tutte le premesse che la lista dei record del fuoriclasse inglese possa allungarsi. La classifica del mondiale piloti lo vede saldamente primo con 256 punti, contro i 179 di Bottas ed i 162 di Verstappen. Tra i costruttori il team di Toto Wolff è ormai prossimo alla conquista del titolo. E’ a quota 435, seguito dalla Red Bull a 226 e dalla Racing Point con 126. Un quadro che la dice lunga.

immagini © Mercedes press

 

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