Published on Ottobre 16th, 2019 | by Massimo Campi
0La congiura degli innocenti
La congiura degli innocenti – Dalla Brabham-Alfa Romeo all’Alfa-Alfa – di Luca Dal Monte
“E’ un periodo di storia della F.1 e dell’Alfa Romeo che non è mai stata veramente raccontata, un periodo da scoprire, con tanti fatti ed aneddoti sulla fabbrica lombarda. Il tutto inizia nel 1975, quando l’Alfa Romeo, in particolare l’Ing. Chiti, decide di tornare in F.1 ed il tutto si concretizza nel 1976, con la fornitura del 12 cilindri boxer alla Brabham di Bernie Ecclestone – con queste parole Luca Dal Monte, autore dell’opera ha presentato il libro a molti appassionati accorsi allo Show Room Forte-Forte di Milano – Ho voluto intitolarlo La congiura degli innocenti, come il bellissimo film di Alfred Hitchcock, con la trama che ricorda quanto stava succedendo nelle stanze del potere di Arese, con gli attori principali che fingevano di fare una cosa facendo spesso l’opposto. Carlo Chiti voleva ritornare in F.1 ma gli serviva una esperienza con una squadra inglese per evolvere il suo motore. Il Presidente Cortese arriva in Alfa a fine del 1974, riportando il marchio del biscione alle corse, ma per farlo deve lottare contro le mille fazioni interne che remavano in senso contrario. Infine Chiti riesce a concludere l’accordo con Ecclestone che cercava un nuovo propulsore per combattere alla pari contro i 12 cilindri di Maranello, ma anche per distinguersi da tutti gli altri team britannici che correvano con il Ford Cosworth. L’unico innocente di tutte questa storia è Gordon Murray, il giovane genio progettista sudafricano che si ritrova quasi vittima della situazione e si inventa la famosa BT46B con il ventilatore per contrastare Ferrari e Lotus. Chiti voleva ritornare in F.1 con una Alfa Romeo, statale, ultra politicizzata che doveva rendere conto di qualsiasi mossa in parlamento. Chiti, valido tecnico, vulcanico, doveva passare la maggior parte del suo tempo in estenuanti trattative per ottenere qualsiasi cosa, ed in questo clima è comunque riuscito a fare debuttare la sua monoposto in pista”.
Il nuovo libro di Luca Dal Monte, l’autore del pluripremiato e pluri-tradotto FERRARI REX, è il racconto di una collaborazione tra gli inglesi della Brabham e gli italiani dell’Alfa Romeo che, di fatto, non è mai nata, con gli uni sempre e comunque sospettosi degli altri. E se gli inglesi – leggi Bernie Ecclestone – erano almeno compatti, gli italiani erano divisi: l’Alfa Romeo era all’epoca lacerata da correnti e fazioni in una guerra senza esclusione di colpi. Eppure, sul fronte italiano, quattro personaggi riuscirono a dar vita a un’alleanza che in un primo momento rese possibile il ritorno dell’Alfa Romeo alle corse con la fornitura di motori alla Brabham per poi riuscire nell’intento di riportare la Casa milanese in F1 con una vettura interamente costruita dall’Autodelta, la cosiddetta Alfa-Alfa. I quattro personaggi erano l’ingegner Carlo Chiti, il presidente dell’Autodelta Moro e i due presidenti dell’Alfa Romeo, Cortesi e Massacesi; personaggi diversi tra loro, che si ritrovarono improbabili alleati in una sfida che ai più pareva impossibile.
È un periodo nella storia della F1 su cui non si è mai fatta luce. Una vicenda affascinante, con continui colpi di scena, ribaltamenti di situazioni, tradimenti, imprese sportive e drammi umani che la grande ricerca, basata principalmente su documenti originali mai consultati in precedenza e su interviste esclusive ai protagonisti, ha permesso all’autore di ricostruire con estrema precisione
La congiura degli innocenti – Dalla Brabham-Alfa Romeo all’Alfa-Alfa
di Luca Dal Monte – Giorgio Nada Editore