Published on Ottobre 14th, 2018 | by Massimo Campi
0WEC Fuji doppietta Toyota, con vittoria per Kobayashi, Conway e Lopez
Nuova doppietta della Toyota nella gara di casa, sul tracciato giapponese del Fuji dove Kamui Kobayashi, Mike Conway e Josè Maria Lopez sono saliti sul gradino più alto del podio seguiti dalla TS050 Hybrid gemella di Sebastien Buemi, Kazuki Nakajima e Fernando Alonso.
Le due Toyota TS050 hanno fatto ancora la solita gara a parte, con la migliore delle LMP1 private, la Rebellion #1 condivisa da Andre Lotterer, Neel Jani e Bruno Senna, che è arrivata con un ritardo di quattro giri. La Toyota numero 8, che partiva dalla pole con Alonso, Nakajima e Buemi, ha mostrato delle difficoltà che hanno costretto i meccanici a diversi lavori nei box.
Dall’ottava posizione in griglia, la Toyota #7 si è fatta strada fino alla seconda posizione nello spazio di appena due giri, con la pista bagnata e Kamui Kobayashi al volante, Il sorpasso poi è arrivato dopo circa 30 minuti quando la Safety Car è dovuta intervenire a causa di una foratura della Ferrari della MR Racing che ha perso tantissimi detriti sul rettilineo di partenza. La #8 infatti è rientrata ai box proprio pochi istanti prima che venisse chiusa la pitlane e la vettura gemella #7 si è ritrovata al comando con circa 5″ di margine quando entrambe le TS050 Hybrid hanno fatto il pit stop per passare sulle gomme slick. Nel corso della terza ora, Buemi è riuscito ad andare a riprendere Kobayashi dopo essere subentrato a Nakajima, ma non è riuscito a superare il giapponese che cedesse l’abitacolo a Conway. Quest’ultimo è riuscito a conquistare un margine di una ventina di secondi, con la vettura #8 che ha dato la sensazione di avere problemi di bilanciamento quando alla guida è salito Alonso. Per questo è stato anche sostituito il ponte posteriore quando nella penultima ora ha ridato il volante a Nakajima. Nel frattempo sulla #7 era salito Lopez, bravo a mantenere il margine che si era costruito Conway, prima che Kobayashi tornasse nell’abitacolo per l’ultimo stint, ed andare a prendere la bandiera a scacchi nella gara di casa. La Rebellion ha vinto la lotta sulla SMP Racing nella battaglia tra le LMP1 private. La ENSO CLM P1/01 della ByKolles ha chiuso in quinta posizione, dopo aver avuto problemi per gran parte della gara, mentre la BR1 della DragonSpeed è stata costretta al ritiro nelle ultime fasi della gara.
In classe GTE-Pro è arrivata un’inattesa vittoria da parte della Porsche, con Kevin Estre e Michael Christensen che hanno allungato in classifica con la loro seconda affermazione stagionale. La è arrivata grazie anche alle disavventure della Ferrari #71 di Sam Bird e Davide Rigon, vittima di un contatto con una vettura LMP2 nel corso della penultima ora, quando aveva un vantaggio di 13 secondi. La Ferrari si è quindi dovuta accontentare del quarto posto con l’altra 488 GTE, la #51 di James Calado ed Alessandro Pier Guidi, vittime di una foratura poco prima dell’ingresso della safety car. La Porsche ha fatto il pieno di vittorie in GTE, perché si è portata a casa anche la classe Am con la prima affermazione nel WEC della Project 1. Jorg Bergmeister, Egidio Perfetti e Patrick Lindsey si sono imposti in una corsa caotica, riuscendo ad avere la meglio sulla Porsche #88 della Dempsey-Proton condivisa da Matteo Cairoli, Satoshi Hoshino e Giorgio Roda.
Il Jackie Chan DC Racing ha dominato la gara tra le LMP2 con l’equipaggio completamente malese della #37, composto da Jazeman Jaafar, Weiron Tan e Nabil Jeffri che ha ottenuto la sua prima vittoria di classe della stagione. Entrambe le Oreca della squadra hanno tratto beneficio dalla possibilità di fare il pit stop poco prima che venisse chiusa la pitlane, costruendosi un buon vantaggio sui rivali più vicini della TDS Racing, quando Matthieu Vaxiviere è finito in testacoda nella seconda ora.